Rifiuti, per l’area nord della provincia 4 subambiti, pronta la rivoluzione

Due saranno per l’Agro nocerino, uno per la Costiera e uno per Cava e Valle dell’Irno

Si prospetta l’arrivo di una vera rivoluzione per garantire servizi efficienti a costi minori e assicurare un reale controllo pubblico di un settore delicato, quello della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Pronto il varo dei sub-ambiti in cui alcuni comuni saranno coordinati. Per l’area Nord l’Eda, l’ente d’ambito della Provincia di Salerno, per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani “Ato Salerno”, ha previsto 4 sub-ambiti per l’Agro nocerino – sarnese, la valle dell’Irno e la Costa d’Amalfi.

L’Agro è stato suddiviso in due sub-ambiti: Agro nord e Agro sud. Il primo è costituito dai Comuni di Scafati, Angri, Pagani, Sant’Egidio del Montalbino e Corbara. Il secondo da Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Sarno, San Valentino Torio, San Marzano sul Sarno, Castel San Giorgio e Roccapiemonte. Gli altri due sub-ambiti della provincia riguardano Cava de’ Tirreni con la Valle dell’Irno, e quello della Costiera da Vietri sul mare sino a Positano.

LA SCELTA DEI SUB-AMBITI
Le aree e i comuni sono stati scelti tenendo conto dei territori e della loro conformazione della fattibilità del progetto e dei costi da affrontare che devono essere bassi per non incidere sulle bollette. L’Agro è stato diviso in due tenendo conto del numero degli abitanti e della contiguità ed omogeneità dei territori. Cava e la Valle dell’Irno sono assieme secondo lo stesso principio tra l’altro ricalcando lo specifico Gal, (il gruppo di azione locale, partenariato locale composto rappresentanti degli interessi socio-economici locali sia pubblici che privati la cui esistenza, i cui compiti e le cui finalità come quello di favorire lo sviluppo locale di un’area rurale, sono previsti da norme europee). Lo stesso dicasi per il sub-ambito della Costiera.

I MALUMORI
L’attuale suddivisione potrebbe ancora mutare, perché, molto probabilmente, il Comune di Nocera Superiore, potrebbe chiedere l’adesione al sub-ambito Cava – Valle dell’Irno, operazione non facile perché dovrebbe spiegare all’Eda e ai suoi cittadini il perché della scelta, il maggiore  interesse a stare con comuni come Baronissi e non Castel San Giorgio o Cava de’ Tirreni e non Nocerà Inferiore e il maggior vantaggio economico per  i cittadini. Qualche problema potrebbe esserci anche per la collocazione di Pagani.

LA SFIDA FUTURA
Dalla suddivisione potrebbe nascere la vera sfida, cioè quella di realizzare, almeno per ogni sub-ambito, un impianto di compostaggio. Questo consentirebbe di diminuire i costi per l’umido, evitando gli attuali trasferimenti al nord, e la conseguente gestione in loco, con introiti anche economici.
Rd

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