Carotenuto attacca: “Dalle istituzioni solo reclame”
“Oggi come nel 2019 la discarica abusiva va in fiamme ma dalle istituzioni solo reclame. Tra inquinamento del Sarno e rifiuti, ci stiamo avvelenando”. A puntare il dito contro l’amministrazione è l’ex candidato sindaco Francesco Carotenuto che, strizzando l’occhio a qualche anno fa, fa il punto.
All’indomani dell’incendio che domenica pomeriggio aveva generato paura e disagi per la città di Scafati a causa dei rifiuti andati in fiamme, il leader di Scafati Arancione Francesco Carotenuto fa chiarezza: “il luogo dell’incendio di domenica è lo stesso che vide un episodio analogo nell’ottobre 2019. A distanza di due anni nulla è stato fatto per prevenire lo scempio e l’avvelenamento a cui qualcuno vuole abituarci”. In che modo? Carotenuto sottolinea: “si poteva pensare a telecamere, a interventi di bonifica, a far decollare il progetto per collegare il Real Polverificio. E invece il nulla”. Sono stati giorni in cui a Scafati non sono mancate le emergenze. “Certo che in due giorni non ci siamo fatti mancare niente – bacchetta Carotenuto – scarichi nel fiume e incendi a discariche abusive. Di tutta risposta qualche consigliere invece di risolvere i problemi all’interno delle sedi preposte, compie il gesto eroico di prelevare acqua dal fiume”.
Carotenuto non risparmia stilettate verso l’iniziativa del consigliere Attianese impegnato, nei giorni scorsi, nell’iniziativa di effettuare, insieme a professionisti, prelievi per l’analisi delle acque del Sarno. “Quello stesso prelievo – incalza Carotenuto – che qualche anno fa ci venne rigettato dagli organi preposti perché non fatto secondo i crismi. Non abbiamo bisogno di esibizionismo ma di azioni concrete, soprattutto se a farle deve essere un rappresentate istituzionale. Invece di pescare le trote, è stata fatta una mappatura? Vengono controllati i siti che sversano? Quali azioni sta intraprendendo la politica locale? Queste sono le domande a cui dare risposta. Il resto é solo un triste spettacolo”.
Floriana Longobardi
Copertina, Francesco Carotenuto sul posto dell’incendio nel 2019