Aggressione all’Umberto I di Nocera, cosa hanno fatto i 3 denunciati

Le indagini dei carabinieri dopo il danneggiamento al pronto soccorso

Sono stati denunciati i tre aggressori dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore che ieri hanno messo a soqquadro, quasi distruggendolo, il reparto della struttura ospedaliera nocerina. A finire sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, l’anziano che aveva chiesto le cure dell’ospedale nocerino e i suoi due familiari.

LA RICOSTRUZIONE
La famiglia, proveniente da Somma Vesuviana, si è presentata all’Umberto I (l’anziano, i due figli e la nuora), e in seguito ad un diverbio con i camici bianchi, è andata in escandescenze. Il motivo dell’arrivo in pronto soccorso è stata la richiesta di un esame di cistoscopia urgente. I sanitari dell’Umberto I hanno però spiegato che non c’era necessità dell’urgenza. Il paziente, si è poi scoperto, già era stato visitato in ambulatorio un’ora prima dall’urologo, il quale aveva programmato l’esame per il 3 luglio.

In pratica, l’iter preposto dai sanitari non aveva nessun carattere di urgenza, diversamente da quanto riferito dal paziente. Questi, nonostante i medici gli avessero spiegato che non vi fosse l’urgenza, si è registrato nuovamente in pronto soccorso, con richiesta di una visita urologica. L’anziano è stato nuovamente visitato e dallo stesso urologo, il quale, gli ha ancora una volta spiegato che l’esame non era urgente e che era prenotato a pochi giorni.

LA REAZIONE DEL PAZIENTE E DEI FAMILIARI
Il paziente ed i familiari hanno insistito, pur se non c’erano ragioni, ma mentre stanno per andarsene sono tornati a lamentarsi, chiedendo la rimozione del catetere vescicale. La situazione è precipitata all’improvviso e il paziente ha iniziato ad inveire contro i medici, poi ha staccato la sacca dell’urina e l’ha lanciata contro  uno dei sanitari. Da qui, è incominciata l’aggressione e la distruzione del pronto soccorso, con la partecipazione di due familiari dell’anziano

LE CONSEGUENZE
Il personale sanitario ha riportato chi un trauma ad un dito, chi alla schiena, al bacino e alla cervicale ed un ematoma al collo. Successivamente all’episodio, dopo molte ore, si è pure scoperto che l’anziano di Somma Vesuviana era stato all’ospedale di Castellammare tre giorni fa, dove gli era stato inserito il catetere e richiesta una visita urologica. Il giorno dopo, era andato al Cardarelli a Napoli per essere sottoposto ad un esame, ma i tempi di attesa erano lunghi, così ha firmato ed è andato via.

L’anziano si era rivolto anche all’ospedale di Sarno, dove non era riuscito ad essere visitato. Infine, il 23 giugno, l’uomo viene visitato all’ospedale di Nocera, e prenotato per l’esame cistoscopico il 3 luglio. Ma l’anziano, insieme alla famiglia, si ripresenta all’Umberto I, il giorno dopo, chiedendo di essere visto d’urgenza, non volendo aspettare la prenotazione di luglio. Una violenza senza senso e vergognosa a carico, tra l’altro, della struttura sanitaria che aveva dato una risposta al paziente e in tempi brevi.

REAZIONI SOCIALI E POLITICHE
L’aggressione di ieri è stata condannata da più parti, dalla politica locale e dai sindacati, nonché da numerosi cittadini indignati per quanto accaduto.

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