Dal 26 aprile ecco cosa riapre e quando. Gli aiuti economici del Governo

Scendono i contagi e aumentano le vaccinazioni al via la road map governativa per tornare alla normalità. I provvedimenti del Governo in merito al Bilancio, al Def e ai Lavori pubblici

Un Rt nazionale che questa settimana è 0,85% e una proiezione di scendere sotto lo 0,8%, a breve, un’incidenza a 182 e oltre 14 milioni le dosi vaccinali già iniettate, con l’80% degli ultraottantenni con almeno una dose di vaccino, la progressione delle vaccinazione che aumenteranno notevolmente a partire dalla prossima settimana, hanno consentito il varo di una nuova stagione nella lotta della pandemia in Italia. In una conferenza stampa oggi, tenuta dal presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi, e del ministro alla Salute, Roberto Speranza, son state presentate le misure della ripartenza, bastate in tre ambiti:
1 – Riaperture delle attività economiche, culturali e sociali
2 – Scostamento di bilancio e Def
3 – Opere pubbliche

Draghi annuncia l’anticipo al 26 aprile della zona gialla (che sarà, però, rafforzata) con un cambiamento rispetto al passato: si dà preferenza alla ristorazione all’aperto a pranzo e a cena e alle scuole riaperte in ordine grado in presenza nelle zone gialle e arancioni, mentre in rosso riapriranno in parte in presenza in parte a distanza.

LE RIAPERTURE
Riaperture: dal 26 aprile possibili per le attività possibili all’aperto (ristorazioni, teatri, spettacoli dal vivo) nelle zone gialle.
Spostamenti: sì fra regioni gialle, con PASS fra regioni diverse.
Scuole: si torna in aula negli istituti di ogni ordine e grado tutte in presenza in zona gialla e arancione, mentre in zona rossa si procederà con un mix di didattica in presenza e a distanza.

LE DATE
dal 26 aprile verranno ripristinate le zone gialle: ristoranti, pub, pizzerie, bar, teatri, cinema, spettacoli e attività sportive saranno consentiti SOLO all’aperto. Scuole aperte (vedi punto precedente), possibile spostarsi tra regioni gialle mentre servirà un PASS per regioni di diverso colore.
dal 15 maggio probabile riapertura delle spiagge e piscine all’aperto potranno aprire, seguendo protocolli di sicurezza ad hoc. dal 1 giugno Tornano “alcune attività legate alle palestre”, ha spiegato Speranza, anche al chiuso, seguendo protocolli anticontagio. Se i dati lo consentiranno potrà riprendere la ristorazione anche al chiuso. dal 1 luglio la riapertura delle attività fieristiche (coerentemente con alcuni eventi attesi a partire da quella data).

LE OPERE PUBBLICHE
Nominati 57 commissari per 57 opere da mettere in cantiere, opere già finanziate e che aspettavano di essere realizzate e che lo saranno attraverso un cronoprogramma che indichi la data di apertura dei cantieri. L’Alta Velocità da Salerno a Reggio Calabria sarà un punto principale degli investimenti.

I SOSTEGNI ALL’ECONOMIA
Dal 30 marzo 2 miliardi nella prima settimana, 1 miliardo nella seconda; sui criteri di ripartizione dei fondi, il criterio del Fatturato che aveva suscitato perplessità viene ora ripensato e affiancato dal criterio dell’UTILE, imponibile fiscale per individuare i soggetti effettivamente più colpiti dalla pandemia (possibile allungamento dei termini di pagamento).

I TIMORI
“Il governo ha preso un rischio ragionato, fondato sui dati che sono in miglioramento”. Tale rischio che il governo ha preso si fonda su una premessa: “che quei provvedimenti che governano il comportamento nelle attività riaperte siano osservati scrupolosamente” ed è quindi essenziale una sensibilizzazione delle autorità regioni e degli enti locali per far rispettare i comportanti di sicurezza (mascherine, distanziamenti, lavaggio delle mani etc.). “Tale rischio ragionato si traduce così in una opportunità straordinaria per l’economia e la vita sociale” ha chiosato il Presidente. Speranza fa quindi riferimento ad un percorso di gradualità che permetta di monitorare l’andamento e sempre con un occhio alla campagna vaccinale: una volta superato il limite delle dosi a disposizione con una maggiore disponibilità si porrà il problema di convincere alla vaccinazione coloro che al momento la hanno rifiutata.

NON E’ UN LIBERI TUTTI
«Viviamo con grande ottimismo questa nuova fase, ma non è un ‘liberi tutti», ha sottolineato il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini e ha aggiunto: «Occorrerà prudenza per difendere i risultati raggiunti e mantenere sotto controllo la curva dei contagi. Parallelamente andiamo avanti con la campagna vaccinale, fondamentale per l’immunizzazione della popolazione. Avanti così, con fiducia e responsabilità»

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