approfondimento “Febbre oro nero” n.2 Un’operazione iniziata da una decina di anni nell’area del Salernitano al confine con il Potentino, ma uno di loro ha corso il rischio di essere ucciso
Pronti a commettere anche l’omicidio di Raffaele Diana. A pensare di uccidere l’imprenditore di San Cipriano d’Aversa sarebbe stato un altro esponente di un gruppo imprenditoriale della Valle di Diano, sempre nel campo dei petroli. Diana è una delle 37 persone arrestate questa mattina nell’operazione ”Febbre oro nero”, condotta dai carabinieri e dalla guardia di finanza di Salerno e Taranto e coordinata dalle Dda di Potenza e Lecce, per ingenti profitti illeciti ottenuti con il contrabbando di prodotti petroliferi. L’esponente della famiglia casertana Diana, di San Cipriano d’Aversa, ritenuta vicina ai Casalesi, si era da molto tempo trasferito nel Vallo di Diano e si tema che possa essere stato la punta avanzata di una decisione di colonizzare quest’area tranquilla.