Ambientalisti: “Situazione di degrado e pericolo pubblico da oltre 2 anni”
Continuano le polemiche su via Pantrice di Castel San Giorgio. Il circolo di Legambiente “Francesco Di Pace” torna a bacchettare l’amministrazione Lanzara per lo stato in cui versa, da due anni, la strada di accesso della cittadina dell’Agro. “Come già messo in risalto qualche mese fa, questa strada è l’accesso al capoluogo per i veicoli provenienti dall’autostrada A30 e dai paesi dell’agro sarnese – nocerino. – hanno scritto in una nota gli ambientalisti sangiorgesi – A distanza di circa 10 anni dall’apertura della variante di Santa Croce, nessuna amministrazione ha messo mano all’adeguamento di questo tratto di strada che ritenevamo indispensabile, sin dalla sua progettazione, per rendere decente e sicuro l’ingresso al centro del paese”.
Sotto accusa i lavori di rifacimento del manto stradale, dovuti ad un intervento della società elettrica: “Negli ultimi tempi è consuetudine dei Comuni e anche di Castel San Giorgio, vedi tra l’altro il rifacimento del manto di asfalto di via Luigi Guerrasio, che quando le strade vengono interessate da lavori di scavo da parte di società di servizi, di chiedere il rifacimento del manto di asfalto dell’intera carreggiata del tratto interessato. Visto che in questi giorni la strada è stata interessata da lavori di adeguamento della rete elettrica da parte dell’Enel, presupponiamo che anche in questo caso l’Enel avrà la richiesta di rifare il manto di asfalto e finalmente avremo una sistemazione temporanea”. La speranza di Legambiente è che l’amministrazione interagisca con la società elettrica. “Riteniamo che l’adeguamento di via Pantrice – ha continuato il circolo ambientalista – sia una priorità e che l’intervento debba prevedere non solo il manto superficiale di asfalto ma interventi strutturali radicali, sia per sopportare il notevole flusso di traffico e sia per rendere sicuro il cammino dei pedoni, spesso con bambini e passeggini, costretti a percorrere questa strada nell’unica carreggiata priva di marciapiedi”.
La soluzione che viene prospettata è quella di un rifacimento ex novo e di prodigarsi affinché venga adeguato nel miglior modo possibile il tratto in questione: “Visto che le amministrazioni, sempre più spesso, sono costrette a ricorrere a questi espedienti per un minimo di manutenzione delle strade, riteniamo impensabile progettare nuove strade. Ci auguriamo che il nostro invito venga accolto e ci sia un impegno fattivo volto ad intercettare i fondi necessari per questo adeguamento necessario per l’incolumità dei cittadini ed avere finalmente un dignitoso ingresso al nostro paese”.
gc