Furbetti del vaccino, indagati in tutta Italia. Arriva l’ordine sulle priorità di chi vaccinare

I numeri degli “altri” vaccinati in Campania. Quali saranno le categorie da vaccinare e con quali vaccini

Con quale coraggio ad oltre due milioni gli italiani ai quali sarebbero state somministrate dosi del vaccino senza che ne avessero la priorità. Riprendendo la frase detta dal presidente del consiglio dei ministri, è veramente vergognoso che ci siano tanti furbetti, quelli che con escamotage vari sono stati vaccinati. Finti professori, fasulli consulenti, professionisti di diverse attività che si sono appoggiati quali consulenti a strutture sanitarie, Rsa o a ditte che forniscono servizi al mondo sanitario sono già finiti in molti casi sull’elenco degli indagati di numerose procure della repubblica, anche della Campania. Si indaga anche sui famosi panchinari, quelli che hanno saltato la fila per aver atteso davanti ai centri vaccinali. Si indaga anche su falsi caregiver o fragili. Visto che sono due milioni i ricadenti nella voce “altro” e quindi non inseriti nelle categorie prioritarie, anche la commissione parlamentare antimafia ha chiesto l’elenco di questi vaccinati. Indagini partite anche in Campania, dopo alcune denunce. In tutta Italia pure nomi eccellenti già indagati: industriali, politici, amministratori pubblici, avvocati, commercialisti e loro familiari che, ad esempio, si erano appoggiati a strutture sanitarie e socio sanitarie.

Purtroppo, i vaccinati non rientranti nelle categorie prioritarie sarebbero maggiori di quelli in cui sono annoverati i cittadini con singole priorità. Del resto, fin da metà marzo erano chiari che non potevano esserci scorciatoie né accordi con categorie professionali né liste fai da te di panchinari, ma che le dosi dovessero solo essere destinate alle persone per le quali era prevista la prenotazione per fasce d’età o se appartenenti al settore sanitario, degli insegnanti, forze dell’ordine o strutture a supporto dei servizi essenziali. La Regione Campania ha precisato che all’interno del Report Vaccini, nella voce “Altro” la struttura del Commissario fa ricadere le somministrazioni per le categorie: 70-79, fragili, disabili, caregiver, personale esterno delle strutture sanitarie e alcune sottocategorie delle forze dell’ordine.

Per quanto riguarda la Campania, rispetto al dato fornito dal Governo delle ore 13.03 di ieri (che per la nostra regione riporta alla voce “Altro” 319.911 somministrazioni) questo il riparto, approssimato per difetto: circa 130.000 dosi della fascia 70-79 anni; circa 60.000 riferite ai fragili (esclusi gli over 70); circa 15.000 somministrazioni ai disabili; circa 19.000 ai caregiver e circa 90.000 al personale esterno alle strutture sanitarie. Ieri il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nella consueta diretta Facebook ha sottolineato. «In Campania non abbiamo avuto problemi di particolare scorrettezza, nel senso che non c’è stato alcun accordo con categorie professionali o scavalchi rispetto alla fascia degli ultra ottantenni, siamo andati avanti in piena tranquillità e correttezza», ha rimarcato.

LE PRIORITÀ
L’ordine di priorità stabilite dal commissario generale Figiuolo prevede prima le persone di età superiore agli 80 anni e quelle con elevata fragilità poi gli altri. Nell’ordinanza si sottolinea che, dove previsto dalle specifiche indicazioni, saranno vaccinati anche i familiari conviventi, caregiver, genitori-tutori-affidatari delle persone con elevata fragilità. A seguire hanno diritto alla vaccinazione in ordine di età le persone tra i 70 e i 79 anni, quelli tra i 60 e 69 anni.

I VACCINI
Dai 60 anni in su saranno utilizzati prevalentemente i vaccini AstraZeneca come da recente indicazione dell’Aifa. ‘«Parallelamente alle suddette categorie – si legge nell’ordinanza – è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario in prima linea nella diagnosi, nel trattamento, nella cura del Covid-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie sociosanitarie pubbliche e private». A seguire, secondo quanto dispone il provvedimento, «sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato. Le persone che hanno già ricevuto una prima somministrazione potranno completare il ciclo vaccinale con il medesimo vaccino».

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