Firmata l’ordinanza, Campania in zona rossa fino al 18 aprile, le critiche di De Luca

Va detto che la curva dei contagi non diminuisce, contrariamente al resto del paese

Niente da fare, la curva dei contagi da Covid non scende così velocemente, come in altre regioni e così, la Campania è tra le poche in zona rossa fino a domenica 18 di aprile. La colpa? Rivolgersi ai tantissimi menefreghisti che non rispettano le norme anti-diffusione.

LA RIFLESSIONE DEL COMITATO SCENTIFICO
Nell’ultima settimana “si osserva una diminuzione del livello generale del rischio, con quattro Regioni (Liguria, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta) che hanno un livello di rischio alto”. E’ quanto si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss. Quindici Regioni hanno una classificazione di rischio moderato (di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e una Regione (Veneto) e una Provincia Autonoma (Bolzano) hanno una classificazione di rischio basso. Quanto all’indice Rt, in lieve calo a 0,92, 8 Regioni sono ancora su un valore superiore a 1: Basilicata, Campania, Liguria, Puglia, Sardegna (con il valore più alto, schizzato a 1,54, ben oltre la soglia di 1,25 che fa scattare la zona rossa), Sicilia, Toscana e Val d’Aosta. Tra queste, due Regioni (Sardegna e Valle d’Aosta) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Sei Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.

LA REPLICA DEL GOVERNATORE DE LICA
“In Campania abbiamo le terapie intensive occupate al 26%, in Emilia il tasso è del 48%, in Lombardia del 60%, nel Lazio del 42%, eppure ci diranno che siamo in zona rossa”. Usa questi numeri il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, per ribadire che i criteri con i quali si determinano le zone di rischio “sono demenziali”. Aggiunge, poi, che “i posti di degenza occupati in Campania sono al 37%, mentre in Emilia sono al 59% e nel Lazio al 50%. Rispetto a questi due parametri la Campania è all’avanguardia in Italia, tuttavia c’è un altro parametro, l’Rt. Stiamo parlando di demenzialità pura e si prenderanno decisioni sulla base di questi criteri demenziali”. De Luca torna anche sull’assenza di controlli: “Se la gente vede che tutti stanno in strada e poi il barbiere chiude, fa bene ad arrabbiarsi. Esprimo la mia solidarietà alla rabbia, alla rivolta. Certo non alla violenza”.

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