L’avvocato faceva parte del nucleo di valutazione comunale. È indagata nell’inchiesta che ha portato in carcere il marito
Mercoledì 5 marzo l’operazione della Dda e della guardia di finanza di Salerno con 24 arresti per truffe, usura, estorsione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con al centro il “Quindicese” o il “Quindiciaro”, come viene definito Massimo Graziano, 53enne di Sarno, così soprannominato per i legami familiari con la Valle di Lauro e con l’omonimo clan. Moglie di Graziano è Rubina Pignataro, moglie di Graziamo e indagata nella stessa indagine e destinataria di una misura interdittiva nei suoi confronti per 9 mesi.
Il legale aveva l’incarico da componente del nucleo di valutazione del Comune fino al 2027. L’incarico è stato revocato dal sindaco Francesco Squillante annullando con effetto immediato l’incarico alla 49enne originaria di Nocera Inferiore.
LE IPOTESI
Secondo la Procura, che per lei ha configurato l’ipotesi di riciclaggio, avrebbe ricevuto e impiegato denaro dal delitto di usura e di trasferimento fraudolento così procurandosi la provvista necessaria per l’acquisto all’asta di un immobile a Sarno precedentemente di proprietà di Massimo Graziano (il marito) e finito poi in una procedura esecutiva dinanzi al tribunale di Nocera Inferiore.
Inoltre la stessa Pignataro – sempre secondo le ipotesi accusatorie – avrebbe emesso fatture inesistenti, dopo accordo con Graziano, nei confronti di un imprenditore al fine di consentire di far recuperare al coniuge le somme di denaro oggetto di prestiti usurai tramite canali leciti e riceveva dal proprio conto corrente acceso presso la banca del Sud 18.000 euro, da aggiungere con lo stesso metodo ad altri 20.000 erogati da un altro imprenditore raggiungendo così la cifra per l’acquisto dell’immobile.
«Ho ritenuto necessario provvedere alla revoca dell’incarico al fine di non promettere il soddisfacimento dell’interesse pubblico cui il presente provvedimento è rivolto, ovverosia garantire il regolare svolgimento delle funzioni del nucleo di valutazione in ordine ai diversi procedimenti, tra cui quello della valutazione della performance dei dirigenti, ivi compresa quella relativa all’esercizio 2024, in itinere», ha fatto sapere il sindaco Francesco Squillante.
