Il sindaco Annunziata: «Andiamo in Tribunale!». L’analisi della situazione attuale. Lo scenario politico.

Felice Romano, ex patron del San Marzano Calcio, dichiara di aver ricevuto le bussate dalla camorra marzanese. Sempre più probabile che l’affidamento in project financing dello stadio comunale marzanese alla San Marzano Calcio finisca a carte bollate.

NELL’ULTIMA SETTIMANA
Settimana al vetriolo tra Felice Romano e il sindaco di San Marzano Andrea Annunziata che, finalmente, prende una posizione ufficiale sulla vicenda dopo 8 mesi dal suo insediamento.

Cosa è accaduto? Felice Romano chiede 2 milioni di euro ad Andrea Annunziata e la contestuale risoluzione bonaria del contratto di affidamento del campo sportivo senza completare i lavori di ristrutturazione. In più dichiara che a San Marzano quattro giovani con le sciarpe e qualche striscione humor sono camorristi e gli avrebbero tentato di fare un’estorsione, Come riportato da diversi giornali.

LA RICOSTRUZIONE

Dopo un incontro “politico”, come lo ha definito l’assessore Marrazzo, tenutosi lo scorso luglio al municipio tra l’amministrazione comunale e Felice Romano arriva a ciel sereno la nota che rende pubblica la nuova strategia di Romano e del suo legale Ippolito Matrone con l’obiettivo di risolvere bonariamente il contratto che lo obbliga ad eseguire e completare i lavori di ristrutturazione al vecchio stadio comunale in cambio di una gestione dello stesso per 25 anni.

Romano nella lettera inviata al Comune dichiara di aver subito una serie di azioni intimidatorie da un gruppo che si fa chiamare “i ragazzi di San Marzano”.

Di fatto, l’imprenditore conserviero immagina un’estorsione ai suoi danni da non si sa chi e quando. Dopo una denuncia di tale gravità, ipotizziamo una veloce attività investigativa da parte della Procura nocerina, rimasta immobile su tanti casi “politici” irrisolti che hanno coinvolto San Marzano negli ultimi 3 anni, ovvero proprio durante l’amministrazione guidata da Carmela Zuottolo (gli incendi della auto consiglieri di maggioranza, imprenditori e spari al campo sportivo).

LA RINUNCIA

Tutto ciò avrebbe quindi indotto Romano ad abbandonare unilateralmente gli impegni assunti con il Comune per la ristrutturazione dello stadio, dopo averlo smantellato.

Ricordiamo che Felice Romano, fervido sostenitore dell’europarlamentare forzista Fulvio Martusciello, era molto attivo a sponsorizzare eventi ludici e sportivi a San Marzano in quanto era il deus ex machina dell’ex amministrazione comunale, nonché il grande finanziatore e sostenitore della ricandidatura a sindaco di Carmela Zuottolo.

Ma appena dopo la sconfitta elettorale Romano, attraverso un duro comunicato stampa, annunciava pubblicamente di abbandonare tutti i progetti per San Marzano.

In poche ore mette su un nuovo impianto societario per la Scafatese Calcio complice la massima disponibilità dell’amministrazione scafatese guidata da Pasquale Aliberti.

SENZA STADIO E CON UNA RICHIESTA DI RIMBORSO A SUON DI MILIONI

Oggi, San Marzano Sul Sarno, guidata dal sindaco Andrea Annunziata, si ritrova con una richiesta di “rimborso spese” di circa 2 milioni di euro (erano 1,2 milioni appena 8 mesi fa) per le somme “pagate” da Romano nello stadio che non c’è. I marzanesi si ritrovano senza struttura sportiva e potenzialmente “indebitati” fino al naso.
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Eppure il rapporto politico tra Andrea Annunziata e Carmela Zuottolo sembra idilliaco tanto che il sindaco la ammette alla presentazioni delle opere pubbliche, forse con l’obiettivo di annullare la sua azione di opposizione in consiglio. Da non dimenticare anche gli incontri tra Annunziata e Romano per trovare un’intesa elettorale, cosa che poi non si verificò.

LO SCENARIO POLITICO
San Marzano si ritrova i forzisti che fanno da spalla alla maggioranza Annunziata, non assumendo nessuna posizione né a favore né contro su qualsiasi scelta politica. Stessa condizione del Movimento 5 Stelle con la consigliera Margherita Oliva, letteralmente scomparsa dalla cronaca politica. Annunziata, attualmente in regime di prorogatio dal 2 febbraio, attende la riconferma alla presidenza dell’Autorità portuale dal ministro leghista Matteo Salvini, il quale a sua volta attende segnali dal governatore De Luca, scaricato dal PD, ma pronto a irrompere tra le file del centrodestra.
Raimondo Aufiero