San Marzano: cosa succede alla Giovanni Paolo II-Anna Frank? E le telecamere?

Terzo atto vandalico all’istituto scolastico marzanese. Le reazioni politiche

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Non tanto il valore del bottino, pochi spiccioli da alcuni distributori di acqua e caffè all’interno della scuola di via Pendino a San Marzano Sul Sarno che ospitano l’istituto comprensivo “Giovanni Paolo I e Anna Frank”, ma la ripetizione con cui si susseguono questi atti vandalici o furti (in uno portati via i computer).

Margherita Oliva, consigliere comunale

Margherita Oliva, consigliere comunale

Mentre le lezioni sono state sospese l’altro ieri mattina, la comunità marzanese è preoccupata per l’episodio avvenuto per la terza volta ai danni della scuola. Sull’episodio indagano i carabinieri.

LE REAZIONI
La consigliera comunale Margherita Oliva e il consigliere regionale Michele Cammarano del Movimento cinque stelle chiedono: «L’amministrazione comunale garantisca la sicurezza di studenti, docenti e personale». La situazione è preoccupante e «la nostra comunità non può più tollerare atti vandalici e furti continui nelle scuole», aggiungono i due rappresentanti di M5S. che rimarcano le necessità di «un intervento immediato con l’installazione di telecamere di sorveglianza efficienti e un presidio di sicurezza più rigido».

Michele- Cammarano, consigliere regionale

Michele Cammarano, consigliere regionale

I due pentastellati ricordano che «È inaccettabile che le scuole, luoghi di crescita e formazione per i nostri ragazzi, siano ripetutamente bersaglio di furti e atti vandalici. Non bastano annunci e promesse: è necessario agire subito con interventi reali ed efficaci, misure concrete di contrasto. Chiediamo all’amministrazione comunale un’azione decisa per garantire sicurezza e tutela a studenti, docenti e personale scolastico».

E Il circolo di sinistra Italiana hanno evidenziato: «Atti vandalici per la terza volta dall’inizio dell’anno scolastico all’istituto comprensivo, negato il diritto allo studio dei giovani per colpo di balordi e criminali. Sono anni che chiediamo alle istituzioni cittadine di mettere in funzione la video sorveglianza almeno come deterrente». Lorenzo De Girolamo Del Mauro ricorda. «C’è il cartello ma la videosorveglianza non funziona».

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