Quattro indagati per l’omicidio Vassallo, 7 per il traffico di cocaina

Nell’inchiesta della Dda indagati il colonnello Fabio Cagnazzo, un altro carabiniere, imprenditori e persone legate agli stupefacenti


Sono otto gli indagati ad aver ricevuto le persone l’avviso di conclusione delle indagini nell’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ucciso a colpi di pistola mentre era in auto, la sera del 5 settembre 2010.

GLI INDAGATI PER L’OMICIDIO
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La Procura di Salerno ha indagato il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo (1970), che si trova detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi (1962) di Maddaloni, anche lui detenuto, l’imprenditore Giuseppe Cipriano di Scafati (1968) e l’ex collaboratore di giustizia Romolo Ridosso di Scafati (1961). Questo quattro sono gli indagati per l’omicidio Vassallo.

GLI INDAGATI PER IL TRAFFICO DI DROGA
L’avviso di conclusone delle indagini per associazione per lo spaccio di stupefacenti indagati Cagnazzo, Cioffi, Cipriano anche i fratelli imprenditori di Pollica Giovanni (1971), Domenico (1969) e Federico (1978) Palladino, e a Giovanni Cafiero di (1979) di Pompei. Al porto di Acciaroli arriva la cocaina nel cui traffico erano coinvolto Cagnazzo, Cioffi, Cipriano e Cafiero, oltre i fratelli Palladino, imprenditori locali, coinvolti nell’assicurare il deposito della droga a Pollica.

IL MOVENTE
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Per gli inquirenti Vassallo sarebbe stato assassinato proprio perché stava per denunciare il traffico di droga che nel 2010 stava prendendo piede nel comune cilentano di cui era primo cittadino. Una tesi che finora è stata fermamente respinta dagli indagati e dai loro legali.

A nessuno degli indagati la Dda di Salerno contesta il ruolo di esecutore materiale dell’omicidio del sindaco-pescatore a cui vennero sparati nove colpi d’arma da fuoco. Ad alcuni, tra cui l’ufficiale dei carabinieri, si addebita l’assicurazione del depistaggio delle indagini. Cipriano, Ridosso e Cioffi avrebbero sempre secondo i pm avrebbero messo in opera sopralluoghi finalizzati ad agevolare l’omicidio per esempio assicurandosi che laddove avvenne non c’erano telecamere che avrebbero potuto riprendere l’agguato.
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Il colonnello Cagnazzo è difeso dall’avvocato Ilaria Criscuolo, Giuseppe Cipriano dall’avvocato Giovanni Annunziata e Lazzaro Cioffi dall’avvocato Giuseppe Stellato. Tutti gli indagati, adesso, attraverso i loro legali, hanno venti giorni a disposizione per replicare alle accuse mosse nei loro confronti dagli investigatori.

L’INCHIESTA
Un’inchiesta complessa condotta dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, il procuratore aggiunto Luigi Alberto Cannavale, i sostituiti procuratori di Salerno Elena Guarino e Maria Mafalda Cioncada. Le indagini sono state eseguite dai carabinieri del Ros.

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