Traffico di droga dalla Spagna, all’Agro fino in Olanda: i nuovi protagonisti

I particolari dell’inchiesta dalle procura di Napoli nord che coinvolge anche il Salernitano e il Vesuviano

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Un vasto giro di importazione ed esportazione di hashish e cocaina con base in Spagna, ma anche a Pagani con stretti legami con fornitori di Angri e San Valentino Torio, scambi a Corbara, Sant’Egidio del Monte Albino e San Marzano Sul Sarno. E’ quanto hanno scoperto dai finanzieri della compagnia di pronto intervento di Aversa e la procura di Napoli Nord.
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IL TRAFFICO DI DROGA VERSO PAGANI E L’AGRO NOCERINO
Sarebbe stato acquistato da trafficanti di Pagani il carico di circa 51 chili di cocaina scoperto dai finanzieri di Aversa a febbraio dello scorso anno sull’Autostrada A1 all’altezza di Caivano. Uno dei tanti controlli contro il contrabbando di oli minerali che alla fine porto alla scoperta dell’ingente carico di droga. Da qui è partita l’inchiesta della Procura di Napoli Nord e dei finanzieri di Aversa conclusasi ieri con sette arresti in carcere e cinque ai domiciliari. I militari hanno scoperto un vasto traffico di traffico di stupefacenti fra la Campania e la Spagna con terminali nel Napoletano e nella provincia di Salerno, in particolare nell’Agro nocerino sarnese.

Circa 300 chili tra hashish e cocaina movimentata dai contatti siciliani e spagnoli degli acquirenti, che dall’Andalusia inviavano la droga in Italia. Stupefacente con destinazione soprattutto tra il Vesuviano e l’Agro nocerino, stipato in depositi in zona, pronto per lo spaccio. Droga che serviva per rifornire il Napoletano e soprattutto la zona nord della provincia di Salerno: in alcuni casi, spedita anche in Belgio e in Olanda. Un giro d’affari notevole, per milioni di euro, che portava, ad esempio, un camionista che trasportava i carichi ad intascare anche 12-15mila euro a viaggio.

LE MISURE CAUTELARI
Sotto inchiesta sono finiti 17 persone, per 12 dei quali è scattata una misura cautelare. In carcere sono finiti Bernardino Veneziano, 55anni di Pagani, Mario Giorgio, 41 anni di Pagani, Zouine Slimane Sedfi 58 anni (spagnolo), Giuseppe Pace, 62anni di Bronte, Christian Pascale, 33 anni di San Valentino Torio, Giovanni De Martino, 58 anni di Angri e Giovanni Pinto, 37enne di Torre Del Greco.

Ai domiciliari, invece, si trovano Mario Garofalo, 23 anni di Torre Del Greco, Gaetano Panariello, 63 anni di Scafati, Marzio Galasso, 62 anni di Sant’Antonio Abate, Antonio Baldi, 32 anni di Cava de’ Tirreni e Giuseppe Di Mauro, 54 anni di Angri.

Gli altri cinque indagati sono anche loro dell’Agro e del Vesuviano. In molti casi si tratta di persone già note alle forze dell’ordine, ma ci sono anche degli incensurati. Ieri numerose le perquisizioni che hanno portato a trovare circa 10 chili di droga, tra marijuana, hashish e cocaina a tre indagati della provincia di Salerno.

L’INCHIESTA
L’attività investigativa è partita dalla scoperta casuale del camion cisterna con i 51 chili di cocaina. In quell’occasione furono fermate tre persone, tra cui Pinto e scattarono una serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali, pedinamenti con elementi investigativi arrivati ai finanzieri anche grazie alla cooperazione giudiziaria con l’Agenzia europea Eurojust. Tra i personaggi principali dell’inchiesta ci sono Veneziano e Giorgio che si sarebbero riforniti di stupefacenti dalla Spagna (da Sedfi) o a livello locale da Pascale e De Martino.
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Il carico dei 51 chili di cocaina era stato commissionato da Veneziano in Spagna, trasportato da Pinto fino all’Italia e poi arrestato a Caivano dai finanzieri al terzo viaggio, con i 46 panetti di coca. Per organizzare il tutto, Garofalo e Panariello avrebbero fatto da tramite tra Veneziano e Pinto. Giorgio e uno degli indagati non raggiunti da misura cautelare sono sott’inchiesta per aver aiutato nell’organizzazione dell’arrivo e nello stoccaggio della droga nella zona di Sant’Antonio Abate. Veneziano e Giorgio ed un altro degli indagati a piede libero, nella scorsa primavera, avrebbero acquistato da Pace quattro chili di hashish importati dalla Sicilia.

Pascale è indagato per la cessione a Veneziano e Giorgio di 48 chili di hashish, tra Nocera Inferiore e San Marzano sul Sarno sempre nello stesso periodo. Altra droga sarebbe stata venduta da Veneziano e Giorgio a un esponente criminali di rilievo a Corbara. De Martino, invece, nell’estate scorsa, avrebbe ceduto cinque chili di hashish a Veneziano e Giorgio nella zona di nell’estate scorsa. Sempre Pascale avrebbe ceduto altro hashish a Veneziano e Giorgio.
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Tra i vari acquisti sempre Veneziano e Giorgio insieme a Galasso e Di Martino avrebbero acquistato 10 chili di hashish in provincia di Reggio Calabria. Altri cinque chili sarebbero stati detenuti da De Martino, Veneziano e Giorgio nella zona di Corbara e ceduti in gran parte a Baldi. Veneziano, Giorgio, Pascale, Sedifi e altri due indagati a piede libero, ad ottobre, avrebbero detenuto e trasportato 270 chili di hashish a bordo di un camion di ortaggi e frutta, fermato dagli agenti della polizia stradale di Orvieto sull’autostrada A1. Giuseppe Di Mauro, infine, avrebbe avuto cinque chili di hashish.

Domani gli interrogatori. Il collegio difensivo è formato tra gli altri dagli avvocati Matteo Feccia, Luigi Calabrese e Gianfranco Ferrajoli.

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