Ospedali già in grande difficoltà e il picco influenzale arriverà in una 15na di giorni

Da oggi aumentato anche l’arrivo di pazienti dal Napoletano specie all’ospedale di Nocera

tutto-per-la-scuola-libri-AMAZON
Arriva l’ondata di freddo da Nord e le persone con l’influenza a letto rischiano di aumentare nei prossimi giorni, non solo per le temperature più rigide, ma anche per il ritorno a scuola degli studenti e per la riapertura di uffici che consentono una maggiore circolazione del virus influenzale e di quelli parainfluenzali. Ma già ora, la fragile rete ospedaliera campana, così ridotta dalla mancanza di personale (i concorsi vanno deserti o quasi) è in grande difficoltà. Eppure ei giorni scorsi, grazie alla chiusura di scuole, uffici e aziende si è registrato un decremento in tutta Italia, con solo, di fa per dire, quasi dieci persone ammalate ogni mille. Ora, però l’incremento si profila notevole per la prossima settimana o quella successiva e quindi il ricorso agli ospedali per i casi più gravi, specie per quelle regioni, come la Campania, dove non tutte le persone fragile sono state vaccinate.
amazon-promozione-musica-rtalive-21
OSPEDALI IN DIFFICOLTÀ (anche quello di Nocera)

In tutta la Campania molti ospedali sono in difficoltà, con numerosi accessi anche per la debolezza cronica della sanità territoriale, a partire dai medici di base. Tanti ricorsi al pronto soccorso e tante le persone che rimangono perfino sulle barelle. Sanitari sotto pressione. Lunghe attese. Difficoltà non arginabili con facilità o in tempi utili, grossi rischi per le persone più fragili. A tutti questo non si sottrae l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, come altri ospedali del Salernitano, con tanti anche dal Napoletano che cercano assistenza anche in quelle strutture più a sud.

I CONSIGLI
– Innanzitutto vaccinarsi: chi lo può lo faccia, specie le persone a rischio!
– Evitare colpi di freddo, ma anche temperature molto alte in casa che poi mettono a rischio
– Indossare la mascherina soprattutto chi è una persona a rischio e chi ha familiari a rischio
– Arieggiare i locali
Assumere solo i farmaci prescritti dal proprio medico curante!!!

Gli antibiotici spesso non servono a nulla, essendo un virus influenzale, ma il medico potrebbe decidere di prescrivere per esigenze che si presentono insieme all’influenza.
Seguite quindi le prescrizioni del medico e non i consigli di amici e parenti!!!

CHI DEVE FARE IL VACCINO ANTINFLUENZALE (dal sito del Ministero della Salute)

Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza
• Persone di età pari o superiore a 60 anni
• Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”.

• Persone dai 7 anni ai 60 anni di età affette da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
a. malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO)
b. malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
c. diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con indice di massa corporea BMI >30)
d. insufficienza renale/surrenale cronica

e. malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
f. tumori e in corso di trattamento chemioterapico
g. malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV

h. malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
i. patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
j. patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)

k. epatopatie croniche.
• Bambini sani nella fascia di età 6 mesi – 6 anni compresi
• Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
• Persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti
• Familiari e contatti (adulti e bambini) di persone ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che la persona a rischio sia stata o meno vaccinata).
8_amazon
Persone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
• Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali.
• Forze di polizia
• Vigili del fuoco
• Altre categorie socialmente utili che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, la vaccinazione è raccomandata ed è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie.

• Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.
Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
• Allevatori
• Addetti all’attività di allevamento
• Addetti al trasporto di animali vivi
• Macellatori e vaccinatori
• Veterinari pubblici e libero-professionisti.
12_amazon
Altre categorie
• Donatori di sangue.
I vaccini antinfluenzali non vanno somministrati nei piccoli di età inferiore a 6 mesi; la vaccinazione della mamma e degli altri familiari, che ne hanno cura, è una possibile alternativa per proteggerli in maniera indiretta.

loading ads