Inchiesta giornalistica di Mi Manda RAI Tre metti in serio dubbio il sistema dei controlli
Basta pagare, frequentare quattro giorni l’anno e il diploma è bello in tasca. Attratti da questa prospettiva migliaia di giovani arrivano da Brescia, Milano, la Brianza, Modena, Reggio Emilia, come dalla Toscana, dalla Sardegna come dalla Sicilia, alimentando quella che è una vera e propria industria del diploma che genera addirittura un indotto fatto di navette dalle stazioni di Napoli e di Salerno e di b&b che sorgono come i funghi. In questa fabbrica girano come operai gli insegnati, che in cambio del punteggio, sottoscrivono presenza di alunni inesistenti, di fatto commettendo un falso visto che i sedicenti alunni potrebbero essere altrove a fare chissà cosa con la prova di essere a scuola.
IL SISTEMA
A svelare la fabbrica dei diplomi falsi che ruota nel Salernitano è stato Mi Manda RAI Tre in onda domenica scorsa con un bel servizio e La Città con un articolo che ha allargato l’orizzonte anche alla formazione professionale.
Un raggiro che prevede per quelli che dovrebbero essere alunni un esborso di 7.600 euro o giù di lì e il gioco è fatto: un bel diploma da attaccare sul muro nella propria camera e per partecipare a concorsi pubblici che se fatti bene accerteranno l’assoluta impreparazione del concorrente. Per gli organizzatori di questi centri studi e scuole paritarie si tratta di un guadagno enorme, non pagano nessuno, né gli insegnati (che lavorano per accumulare punti) né i collaboratori scolastici o di segretaria (molti veri e propri fantasmi che sono lì per certificare esperienze che poi utilizzeranno nei concorsi per titoli nelle scuole del nord).
LA FABBRICA
Sono diverse le scuole paritarie e i centro studi che sono nella rete. Premettendo che non tutti ne fanno parte, in tanti aderiscono a quello che è un vero e proprio sistema che va avanti da almeno 15 anni e che è passato più o meno indenne (tranne cambi di nome e di società) attraverso i numerosi scandali senza che i controlli del ministero della Pubblica istruzione, con i suoi organi periferici, e quelli che attengono alla formazione regionale riuscissero a porvi rimedio.
PAGANI AL CENTRO DELL’INCHIESTA
I centri studi che offrono preparazioni scolastiche in tutta Italia inviano per gli esami gli studenti in alcune scuole paritarie campane, pur se tra i due tipi di organizzazioni non dovrebbero sussistere accordi. Il giornalista di RAI Tre ha chiamato un centro studi di Milano e ha chiesto dove avesse la sede, la centralinista per errore ha risposto Pagani, subito dopo correggendosi con Milano. Proprio in provincia di Salerno arrivano da tutta Italia studenti, meglio dire pseudo tali, diretti in città o nella zona sud oppure in particolare in alcune (non tutte) scuole private di Pagani.
Scuole che ti mandano a prendere alle stazioni di Napoli e Salerno, qualcuna paga anche il b&b per far arrivare gli studenti, farli rimanere alcuni giorni (in media 4) a scuola, semmai quando devono arrivare le ispezioni ministeriali e poi tutto il resto arriva a casa, compreso il pezzo di carta.
L’inviato di Mi Manda RAI Tre è andato in una di queste scuole e su 400 alunni iscritti ne ha trovato solamente due.
IL GIRO
A guadagnarci milioni di euro i gestori di queste scuole e poi hanno costi “non deducibili” per favorire il sistema.
I “PROFESSIONISTI”
Numeri superiori ma non di molto alle “carovane dei professionisti” come venivano chiamate le centinaia di studenti provenienti da tutta Italia a bordo di pullman per frequentare farlocchi corsi per ottenere una qualifica professionale della Regione Campania di fatto “spacciate” da istituti accreditati (spesso nemmeno tali). Sarà un caso ma anche qui, l’eldorado del raggiro è la Campania, in particolare la provincia di Salerno, da Nord a Sud.
I CONTROLLI
Nel servizio di RAI Tre si parla chiaramente di ispezioni preannunciate alle scuole giorni e giorni prima che così fanno trovare tutto in ordine, compresi gli studenti. Il problema è che questi diplomifici emergono quasi sempre per inchieste giudiziarie, ma il primo controllo dovrebbe essere effettuato sulle notizie spifferate sull’arrivo degli ispettori.