Una intera partita in superiorità numerica non basta
È notte fonda per la Salernitana che cade anche a Pisa dimostrando il peggior rendimento esterno dell’intero campionato cadetto. Eppure la partita sembrava mettersi in discesa dopo un quarto di gara quando Marin rifila una gomitata a Tongya e viene espulso. Pisa in 10 uomini praticamente per 80 minuti ma a fare la partita sono i toscani.
Inspiegabilmente i granata si sciolgono, rallentano, giochicchiano in orizzontale e con passaggi all’indietro, quasi ad accontentarsi del pareggio. Invece il Pisa preme sull’acceleratore e sfodera una prestazione di carisma e sagacia tattica con pressing alto e marcature triple. Al 50esimo minuto la Salernitana va sotto direttamente da fallo laterale, colpo di testa ravvicinato di Moreo ed è 1 a 0.
Dopo questo schiaffo inaspettato la Salernitana prova a reagire ma in maniera confusionaria e senza convinzione. Finisce quindi 1 a 0 e la squadra Granata ripiomba nel baratro e rivede gli spettri della Serie C. Un squadra senz’anima un netta involuzione. In molti hanno creduto che la vittoria in casa contro la Reggiana avesse sancito una svolta ma la nostra redazione aveva subito rimarcato i limiti palesati anche in quella partita da questa squadra e che puntualmente si sono riproposti in quel di Pisa.
Il tecnico Granata Roberto Breda in conferenza sembrava visibilmente scoraggiato ma convinto, come noi tutti, che questa squadra giocando in questo modo non si salverà. Ci si aspettava di più obbiettivamente dal ex capitano Granata almeno in termini di personalità ma non è cambiato nulla, anzi. Adesso bisogna accelerare sul mercato, sfoltire la rosa e mettere a segno gli ultimi colpi in grado di innalzare il tasso tecnico e caratteriale della Salernitana. Urgono calciatori pronti, affamati e in condizione psicofisica perfetta altrimenti questa barca rischia seriamente di affondare nel baratro della Serie C.
Fabio Falcone