Gli articoli che quest’anno hanno proposto temi di riflessione in vari campi che sono le principale emergenze da affrontare nel 2025
Le vittime tra i giornalisti, dagli inviati di guerra al corrispondente del più piccolo dei comuni che affronta un conflitto meno noto
Sono 𝟭𝟬𝟰 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶 𝘂𝗰𝗰𝗶𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟰 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼, la metà a Gaza. Quest’anno il senso del Natale è dedicato proprio al giornalista. Un lavoro non facile e oggetto a critiche di chiunque si erga ad esperto, specie sui social.
E non ci sono solo i colleghi che perdono la vita in guerra, ma anche tanti che ogni giorno affrontano mille sacrifici e difficoltà, dal lavoro sottopagato alle pressioni dell’ambiente in cui vivono e degli stessi editori e dei potenti e dei prepotenti per evitare che facciano il loro dovere.
Ci saranno anche giornalisti che professionalmente ed eticamente tradiscono la loro missione ogni giorno, ma la stragrande maggioranza svolge un servizio utile alla comunità. Senza informazione il mondo intero sarebbe più povero. Ogni volta che un giornale, una radio, un’emittente televisiva, un sito internet chiude è sempre una grave perdita. Allora 𝙗𝙪𝙤𝙣 𝙉𝙖𝙩𝙖𝙡𝙚 𝙚 𝙗𝙪𝙤𝙣 𝙖𝙣𝙣𝙤 alla nostra categoria, a tutti quei bambini che hanno perso la mamma o il papà per fare questo lavoro.
𝑩𝙪𝒐𝙣 𝙉𝒂𝙩𝒂𝙡𝒆 𝒆 𝒃𝙪𝒐𝙣 𝙖𝒏𝙣𝒐 ai nostri lettori ai quali vanno i nostri ringraziamenti, chiedendo loro di starci sempre vicino.
𝘎𝘪𝘶𝘴𝘦𝘱𝘱𝘦
𝘓𝘶𝘪𝘴𝘢
𝘙𝘰𝘣𝘦𝘳𝘵𝘰
𝘚𝘢𝘭𝘷𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦
𝘝𝘢𝘭𝘦𝘳𝘪𝘰
RTAlive – Il Risorgimento Nocerino