La denuncia di Coldiretti nell’interessante convegno svoltosi a San Marzano Sul Sarno
Pienone per la chiamata di Coldiretti a San Marzano sul Sarno. Ieri sera, un convegno sulla difesa del made in Italy e sulla tutela dei prodotti agricoli locali. L’incontro è stato promosso dal dottor Alfonso Santonicola e con il supporto di Francesco Iuliano e Salvatore Grimaldi, grazie alla disponibilità della Coldiretti provinciale di Salerno.
LA TAVOLA ROTONDA
Presenti alla tavola rotonda, oltre al sindaco di San Marzano Sul Sarno Andrea Annunziata, i rappresentanti della Coldiretti, il direttore provinciale Vincenzo Tropiano e il presidente regionale Coldiretti Ettore Bellelli, Anna Marchesano per le novità del settore agricolo, Mauro Farina sulle opportunità della fiscalità agricola, Giovanna Verone sul fascicolo aziendale e aiuti comunitari e Chiara Marino di Campagna Amica. Il presidente Bellelli, a margine del convegno, ha dato massima disponibilità sull’apertura di una nuova sede Coldiretti a San Marzano sul Sarno «è un territorio da rappresentare».
LA DENUNCIA
Subito rimbombano nell’aula consiliare, dove è stato ospitato il convegno, le parole di Vincenzo Tropiano sulle battaglie a difesa delle produzioni autoctone: «Questa mattina sono stato dai carabinieri del Noe per denunciare un traffico di cipollati provenienti dall’Egitto e trasformati poi nei magazzini ortofrutticoli dell’Agro nocerino assumendo il nome di “cipollotto nocerino” e ciò non solo è illegale, ma costringe gli agricoltori che producono il vero cipollotto a sotterrarlo, visto che, con i prezzi di vendita, non recuperano nemmeno le spese».
Secondo Tropiano i cipollotti coltivati in Egitto vengono trasportati su gomma in Turchia dove poi vengono imbarcati su cargo fino a Gioia Tauro, trasbordati poi su un’altra nave che approda al porto di Salerno il lunedì.
«Ci sono diverse aziende dell’Agro che lo trasformano e io conosco nome e cognome» ha denunciato Tropiano. «Le battaglie di Coldiretti sono note a tutti – sottolinea il sindaco Annunziata -. Quando ero parlamentare, trovavo quasi tutti i giorni manifestazioni di Coldiretti a Roma, ora per un motivo e ora per un altro».
Tropiano ricorda anche l’arrembaggio alla nave proveniente dalla Cina che trasportava container con il doppio concentrato di pomodoro destinato ad alcuni industrie conserviere dell’Agro: «Facemmo un assalto alla nave per farla controllare e dare evidenza pubblica di ciò che accade».
LA CONCORRENZA SLEALE
Non solo a San Marzano, ma in tutti i comuni dell’Agro nocerino, i coltivatori fanno una sorta di agricoltura di prossimità in quanto gli appezzamenti di terre coltivati sono dei veri e propri fazzoletti, talvolta incastrati da parchi residenziali e villette, tra fabbriche e civili abitazioni.
Questo tipo di agricoltura sopravvive solo grazie alle caratteristiche dei terreni ancora molto fertili e alla bravura dei contadini attuali. C’è anche da ricordare che gli agricoltori dell’Agro hanno un’età media molto alta e ciò fa ipotizzare che nei prossimi 20-30 anni saranno destinati ad una nicchia di economica, ciò dovuta al continua ed indiscriminato consumo di suolo agricolo tra piani di urbanizzazione indecenti e edificazioni abusive. Aggiungere anche la concorrenza di prodotti tarocchi significa davvero far finire l’agricoltura nell’Agro nocerino.
Coldiretti quest’anno ha festeggiato gli 80 anni di storia, dalla prima assemblea pubblica voluta da Paolo Bonomi il 30 ottobre del 1944 e ad oggi conta più di 1,6 milioni di associati ed è la prima organizzazione di imprenditori agricoli in Italia ed in Europa.
Raimondo Aufiero