Una banda passa a setaccio le scuole dell’Agro e ruba pc. Con quale strategia?

Non furti episodici, ma secondo una logica che colpisce tutte forniture nuove di computer. Si cercano anche i ricettatori

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L’ultimo episodio scoperto nelle scorse ore a Sarno al liceo “Tito Lucrezio Caro”, dove sono stati rubati computer e altre apparecchiature multimediali recentemente acquistati con i fondi del Pnrr. Indagano i carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore, al comando del tenente colonnello Gianfranco Albanese.

LA BANDA
All’opera certamente una banda specializzata in furti dei computer nelle scuole, quasi sempre di recente acquisto, come avvenuto in diverse scuole in più comuni dell’Agro nocerino. Il fatto strano è che in molti furti in abitazione, i pc e altro materiale informatico vengono lasciati in loco perché di valore minimo per i ladri, pur essendo di valore maggiore di quelli in uso nelle scuole, mentre si fanno razzie di pc di minor valore negli istituti scolastici. Evidentemente c’è chi è a conoscenza degli acquisti più recenti, ma soprattutto c’è chi ha una rete di ricettazione per poter reimpiegare velocemente i pc rubati.

I DUBBI
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Ormai in Italia i computer portatili vengono venduti anche a meno di 200 euro, al mercato della ricettazione vengono pagati attorno ai 50 euro. A questo punto in media ogni furto porterebbe ad un guadagno di appena mille euro. Chi mette insieme una serie di furti in luoghi videosorvegliati per venderli in zona a guadagnare poco, rischiando di essere primo o poi arrestati? Se un computer con tanto di garanzia e assistenza ormai costa meno di 200 euro, chi acquista questi computer? Le indagini continuano e promettono sorprese.

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