Manca il numero legale in Consiglio a Rocca, arrivano i carabinieri. Scatta la denuncia

Scintille nell’adunanza di ieri delle assise cittadini rocchesi

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La tensione nel consiglio comunale di ieri a Roccapiemonte prima fa arrivare i carabinieri e poi successivamente viene presentata una denuncia alla procura di Nocera Inferiore e al prefetto. Stavolta, tra maggioranza e opposizione non c’è di mezzo qualche strampalata dichiarazione fuori dal consiglio comunale, ma qualcosa di più.

La questione è sorta durante la seduta di consiglio comunale di ieri, oltre 10 gli argomenti all’ordine del giorno ai quali si era aggiunto, con una integrazione in extremis, quello della surroga del consigliere comunale Rescigno con Antonio Galotto, primo dei non eletti della lista Rocca al Centro.

In apertura dei lavori il segretario comunale sarebbe passato subito alla surroga, portata come ultimo punto, facendo un’inversione dell’ordine del giorno senza metterla ai voti. Di qui l’uscita dall’aula dei quattro consiglieri comunali di minoranza.

L’opposizione aveva chiesto la verifica proprio del numero legale, in pratica contare i consiglieri comunali in aula per constatare la validità della seduta e quindi procedere poi con i lavori del consiglio. Sia il segretario comunale Francesco Rubinetti sia la presidente Valeria Pagano non hanno concesso la verifica del numero legale e hanno proceduto con i lavori del Consiglio.
E qui è scoppiata la tensione.
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LA DENUNCIA ALLA PROCURA E AL PREFETTO PRESENTATA DAI 4 CONSIGLIERI COMUNALI

I consiglieri comunali di minoranza Luisa Trezza, Giuseppina Polichetti, Giovanni Adinolfi e Giuseppe Ciancio (nella foto) hanno denunciato alla Procura della Repubblica il segretario generale del comune di Roccapiemonte e il Presidente del consiglio comunale. «Ancora una volta sono state calpestate la democrazia e la legalità – hanno scritto in un comunicato i consiglieri comunali di minoranza -. Ieri mattina siamo stati costretti, nostro malgrado, a presentare formale denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti del Segretario generale del Comune di Roccapiemonte e del presidente del Consiglio Comunale.
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Quando abbiamo lasciato l’aula, appena iniziati i lavori del Consiglio, abbiamo chiesto a segretario e presidente di procedere ad un nuovo appello e di verificare il numero legale. Sia il Segretario, sia la Presidente, si sono rifiutati e pur dinanzi alle nostre legittime rimostranze, hanno proseguito incuranti, e pensare che sono anche recidivi!
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Un episodio analogo, infatti, si era già verificato lo scorso 21 dicembre 2023. In quella sede assistemmo allo stesso teatrino, con addirittura la presenza in aula di un consigliere in più rispetto a questa mattina.

Il 21 dicembre scorso il segretario comunale si rifiutò ugualmente di effettuare il riconteggio dei presenti, sostenendo che vi fosse il numero legale, arrivando quasi allo scontro fisico con un consigliere di minoranza. Solo dopo l’arrivo dei carabinieri il presidente del consiglio dichiarò sciolta la seduta per mancanza del numero legale, dandoci così pienamente ragione.

Ieri mattina invece, con sette consiglieri comunali assenti e cinque consiglieri presenti, più il sindaco, quando persino un bambino delle elementari si sarebbe accorto della impossibilità di procedere, assolutamente incuranti di quanto denunciato, supportati dal segretario comunale Francesco Rubinetti, i consiglieri hanno continuato i lavori.

Per giunta il segretario aveva proceduto ad invertire l’ordine del giorno senza neppure metterlo a votazione.
Restiamo ancora una volta esterrefatti dinanzi ad un comportamento prepotente, illegittimo e lesivo della onorabilità della intera città di Roccapiemonte. Dinanzi a tale situazione siamo stati costretti a denunciare il comportamento assolutamente scorretto e contra legem della maggioranza Pagano che, ancora una volta, ha mostrato il suo vero volto.

Della vicenda interesseremo anche S. E. il Prefetto di Salerno, il difensore civico della Regione Campania, tutti gli organi deputati all’azione di controllo sugli enti locali, ricorreremo finanche al Presidente della Repubblica per riaffermare il valore intoccabile della Legalità che va difeso a qualunque prezzo».
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LA SEGNALAZIONE INVIATA DAL SINDACO

Il sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano (nella foto) ha segnalata al Prefetto di Salerno la condotta di Consiglieri Comunali di minoranza: «La mia maggioranza lavora da sempre nel pieno rispetto della legalità”, ha evidenziato il primo cittadino.

«Il Sindaco Carmine Pagano comunica che sono stati segnalati al Prefetto di Salerno le gravi condotte tenute da Consiglieri Comunali di minoranza durante e dopo la seduta di Consiglio di venerdì scorso 29 novembre 2024. I Consiglieri Comunali di minoranza hanno abbandonato l’aula subito prima del primo punto all’Ordine del Giorno cioè la surroga del Consigliere Comunale dimissionario Doriana Rescigno, surroga che è atto dovuto a norma di legge (Consiglio di Stato, con sentenza n. 2273 del 17 marzo 2021, ha precisato che “…la surroga del consigliere dimissionario,…costituisce un atto dovuto – v., sul punto, Cons. St., sez. III, 12 giugno 2020, n. 3736 – e, in quanto tale, non può essere impedita o venire a mancare per effetto di manovre dilatorie ed ostruzionistiche in seno al Consiglio comunale che paralizzino il regolare svolgimento della vita democratica dell’ente locale  e il funzionamento dei suoi organi elettivi….).

“Un comportamento gravissimo che abbiamo già segnalato al Prefetto. Tra l’altro, chi ha parlato di sensibilità dovrebbe farsi un’esame di coscienza, visto che l’ingresso in Consiglio di Antonio Galotto avviene per gravi problemi personali che Doriana Rescigno sta affrontando in questo periodo. Si sono allontanati dall’aula pensando che potesse venir meno il numero legale su un atto dovuto e obbligatorio. Subito dopo è stato organizzato dagli stessi Consiglieri di minoranza un teatrino, con strumentalizzazione e dichiarazioni gravissime per le quali sporgeremo denuncia formale.

È assurdo che qualcuno lanci accuse squallide che rimandiamo al mittente. Il Consiglio Comunale è stato celebrato, come sempre, nella piena legalità», – ha dichiarato il Sindaco Carmine Pagano -.

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