Centrocampo lento e compassato, così non va
Doveva essere un sabato di conferme per la Salernitana all’Arechi di Salerno. Dopo la bella prova di Palermo, la squadra granata è chiamata ad affrontare lo Spezia ancora imbattuto tra le mura amiche. Nel primo tempo la squadra campana cerca di condurre il gioco contenendo gli avversari ma non riesce a pungere, merito anche del portiere Spezzino che sale in cattedra sul tiro insidioso di Verde. Nel secondo tempo è lo Spezia a saltare in cattedra ed a trovare il goal con una rovesciata da applausi di Soleri.
I Granata non riescono a reagire in modo concreto. Orfano di Amatucci, al quale vanno le nostre più sentite condoglianze, il centrocampo è davvero troppo lento e confusionario e lo Spezia ne approfitta portandosi sullo 0 a 2 con Bertola che di fatto chiude la contesa. Pomeriggio amaro dunque per gli 11mila dell’Arechi che hanno spinto la squadra fino al 90esimo minuto.
Purtroppo la Salernitana non riesce a fare goal. L’ attacco ha le polveri bagnate da troppo tempo, i portieri avversari sembrano fenomeni negli ultimi tempi ma non bisogna aggrapparsi agli alibi ed alle decisioni discutibili degli arbitri. Questa squadra necessita di 3/4 pedine di spessore che possano consentirgli quantomeno l’aggancio ai play off, obiettivo minimo per una nobile decaduta dal massimo campionato italiano.
Al netto dei proclami pluriennali, i tifosi salernitani se lo meritano. La squadra lotta ed è unita nello spogliatoio ma la città merita decisamente di più. Ora si va a Cremona, altro campo proibitivo. Urge fare punti per non trovarsi nelle acque calde che potrebbero destabilizzare l’ambiente.
Due mesi di fuoco che separano i granata dal mercato di gennaio che ci dirà le reali intenzioni della società ma nel mentre bisogna arrivarci in una posizione di classifica medio alta altrimenti tutto o quasi potrebbe rivelarsi inutile.
Fabio Falcone