Il pentito ‘o Minorenne a valanga, ora tocca a Poggiomarino: arrestato il sindaco e il vice

Ai domiciliari anche un imprenditore. Rosario Giugliano è lo stesso collaboratore di giustizia alleato dei “Paganesi” che ha già parlato di estorsioni a Nocera, Pagani, San Marzano e Scafati

Il 53enne Giugliano Rosario, detto ‘o minorenne, alle spalle una trentina di anni di carcere, che dopo la sua scarcerazioni aveva esteso la sua influenza anche nell’Agro nocerino con un’alleanza con il clan D’Auria Fezza di Pagani ed altri alleati paganesi, fino a tentare l’omicidio di Carmine Amoruso (a San Marzano del 2021, definitiva la condanna per Giugliano e un incensurato paganese) a mettere a segno estorsioni a imprenditori di Nocera, Pagani, San Marzano sul Sarno e Scafati, questa volta fa “saltare” la politica poggiomarinese.

LE DICHIARAZIONI DI “‘O MINORENNE”. GLI ARRESTI
Sulle base delle due dichiarazioni scattata un’inchiesta per scambio elettorale politico mafioso al sindaco di Poggiomarino, Mario Falanga finito agli arresti domiciliari assieme al suo vice Luigi Belcuore e l’imprenditore Franco Carillo, fratello dell’assessore Maria Carillo (non coinvolta) a Poggiomarino. Carillo con grossi interessi politici anche a Scafati sarebbe l’elemento di collegamento dei clan Giugliano con la politica di Poggiomarino. Le indagini solo della Dda di Napoli e dei carabinieri del Reparto territoriale di Torre Annunziasta.

CARILLO CON INTERESSI A POGGIMARINO MA ANCHE CONOSCIUTISSIMO A SCAFATI
Una lunga militanza in Forza Italia, Carillo ha forti legami anche con Scafati, anche se al momento non sono finiti sotto inchiesta. Legami anche con la politica scafatese che non sono, per quanto si sa, oggetto d’indagine.

L’INTERSSAMENTO DI GIUGLIANO E LA SUA BASE PAGANESE
‘o minorenne avrebbe ammesso di avere influenzato il voto a Poggiomarino e di aver ottenuto appalti dai suoi referenti il municipio scambio elettorale. Aveva la sua base d’azione in una mansarda di Pagani.
Nell’inchiesta sono finite ora come vittime ora come beneficiare un giro di imprenditori con interessi tra Scafati, San Marzano e ovviamente Poggiomarino. Del resto dal monitoraggio dell’attività di Giugliano erano già finiti nei guai imprenditori di Nocera e Pagani, sempre o come partecipi o più o meno vittime.

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