Due scosse nei campi flegrei, una preceduta da un forte boato: «Il bradisismo non finito»

Un evento tellurico ieri mattina poco dopo l’alba e un’altra stasera alle 20.02

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Due scosse di terremoto di origine bradisismica interrompono sono state nelle ultime 48 ore, interrompono quelli che da molti era stato immaginato come la fine della crisi nei Campi Flegrei, essendo rallentato molto il sollevamento del suolo e diventate le scosse di numero e intensità inferiore a quelle registrate nel 2023 e nei sei mesi di quest’anno.

LE DUE SCOSSE
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L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha registrato la scossa più forte alle sei del mattino di ieri con una magnitudo 2.4 della scala Richter, epicentro nei pressi della Tangenziale, nella Solfatara, ad una profondità di 2,6 km.

Il sisma è stato poi seguito da altre cinque scosse, due una di magnitudo 1.5 ad una profondità di 1-2 km intorno alle 06.01, un minuto dopo altri due eventi tra 1 e 1.2 Richter e poi di 1.7 alle ore 7,53, ad una profondità di 1 km. Le scosse sono state avvertite distintamente dalla popolazione, a Pozzuoli, Quarto, e nei quartieri nord occidentali di Napoli.

Questa sera, una scossa di terremoto è stata avvertita a Pozzuoli epicentro cratere di Cigliano, alle ore alle ore 20:02, con una magnitudo 1.7, con epicentro a Pozzuoli, profondità di 3 km, nei pressi del cratere di Cigliano e avvertita anche ad Arco Felice, via Campana, Agnano e Pianura.
A impaurire il boato che ha preceduto la scossa di questa sera.

IL FENOMENO NON È FINITO
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In una quindicina di giorni c’è stato una riduzione del bradisismo. Un rallentamento già in atto negli ultimi mesi, con una riduzione del sollevamento del suolo e del numero di terremoti. Una crisi che dura dal 2012, ma ancora oggi dobbiamo tenere alta la guardia, ha dichiarato il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito.

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