Social Card ai politici nocerini, il ministro: indaga la procura. Cosa farà il ministero

Risposta all’interrogazione del senatore Antonio Iannone. Inchiesta condotta dalla Finanza

Lo scorso anno, di questi giorni, la politica nocerina fu scossa dell’affaire politici e Social Card che portò alle dimissioni del Vicesindaco di Nocera Inferiore Umberto Iannotti, con delega a Sport, Eventi e Quartieri, e degli assessori Mimma Lamberti, con delega agli Affari Generali, Contenzioso, Cimitero e Digitalizzazione; e Renato Guerritore, con delega alle Attività produttive, al Commercio e alla Movida.

«Le dimissioni degli assessori Lamberti, Guerritore e Iannotti rilevano il clima di tensione che si è velocemente alimentato nelle ultime ore anche nei confronti delle famiglie coinvolte che, apprendo, compromette il sereno svolgimento dell’incarico da me affidato a ciascuno di loro. Ringrazio per il lavoro svolto in questo anno, grazie al loro contributo abbiamo realizzato importanti obiettivi di mandato in breve tempo», spiegò il 20 settembre 2024 il sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio.

Le polemiche scoppiarono in tutta Italia, in particolare a Nocera Inferiore, dove i consiglieri comunali di opposizione segnalarono il caso che scatenò anche opposte posizioni sui social. La vicenda Nocerina arrivò agli onori della cronaca nazionale.
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L’INTERROGAZIONE

Il senatore di Fdi Antonio Iannone presentò un’interrogazione parlamentare diretta al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

LA RISPOSTA
«In via preliminare, si segnala che la misura denominata “carta solidale per acquisti di beni di prima necessità” per l’anno 2023 è un contributo economico di cui è titolare il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste».
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CHI AVEVA DIRITTO
Nella risposta si legge: «Si precisa che, secondo quanto riferito dall’INPS, appositamente interpellato, i beneficiari della prestazione non hanno dovuto presentare domanda, ma sono stati individuati dall’Istituto in conformità ai requisiti e ai criteri previsti rispettivamente dall’articolo 2 e dall’articolo 4 del decreto interministeriale del Ministero dell’agricoltura e del Ministero dell’economia e delle finanze 18 aprile 2023 e sulla base dei dati presenti nei propri archivi alla data di pubblicazione del citato decreto (12 maggio 2023).

In particolare, i cittadini appartenenti ai nuclei familiari residenti nel territorio italiano, alla data di pubblicazione del decreto, devono essere in possesso dei seguenti requisiti: essere iscritti all’anagrafe della popolazione residente; essere titolari di una certificazione ISEE ordinario in corso di validità con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui; non essere percettori delle prestazioni individuate dall’articolo 2, comma 2, in quanto incompatibili.

Gli elenchi sono verificati in via automatizzata sulla base delle informazioni presenti nelle banche dati dell’Inps. In particolare, per il requisito dell’ISEE si fa riferimento a quello ordinario, in corso di validità alla data di pubblicazione del decreto, senza che siano previsti ulteriori verifiche».
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IL RUOLO DELL’INPS E DEI COMUNI
Sempre nella risposta ministeriale si legge: «Le liste dei potenziali beneficiari, come elaborate, vengono rese disponibili ai Comuni per le verifiche di competenza sulla base dei dati e delle informazioni detenute (ad esempio, residenza, incompatibilità con altre prestazioni).

I Comuni entro i termini stabiliti (20 giorni) procedono ai relativi controlli, alle modifiche o integrazioni delle liste che si rendono necessarie e al definitivo consolidamento delle liste, al fine di assicurare l’assegnazione delle carte ai beneficiari in effettivo stato di bisogno evitando la distribuzione della social card a chi non ha diritto. A conclusione di queste operazioni l’INPS trasmette gli elenchi definitivi a Poste italiane. L’attività dell’INPS è disciplinata da una convenzione con il Ministero dell’agricoltura (oltre che con Poste italiane), titolare della prestazione che potrà valutare anche le iniziative da intraprendere».
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IL CASO NOCERA INFERIORE
Il caso nocerino è affrontato nella nota ministeriale: «Ciò detto, con riferimento alla questione sollevata si precisa che è stato interpellato il Ministero dell’interno. La Questura di Salerno, interessata dalla Prefettura di Salerno, con nota del 3 ottobre 2023, ha comunicato che nel mese di settembre 2023 sono stati pubblicati gli elenchi dei beneficiari della social card tra i quali è emerso che anche il vice sindaco, l’assessore per lo sviluppo commerciale e l’assessore per gli affari generali del Comune di Nocera Inferiore fossero tra i destinatari del sussidio.

La notizia divulgata dalla stampa ha suscitato numerose polemiche determinando le dimissioni, nel settembre 2023, dagli incarichi amministrativi ricoperti. Si rappresenta, altresì, che la vicenda è oggetto di indagine avviata dalla Guardia di finanza, compagnia di Nocera Inferiore, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera inferiore.

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Si informa che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 giugno 2024 il decreto del Ministro dell’agricoltura con cui sono individuati i beneficiari e i requisiti per l’erogazione della carta “dedicata a te”. Il provvedimento, adottato di concerto con il Ministro delle imprese e del made in Italy, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e dell’economia, ripartisce le risorse del fondo dedicato istituito con la legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio per il 2023) e incrementato di 600 milioni di euro per il 2024 dall’articolo 1, comma 4, della legge n. 213 del 2023 (legge di bilancio per il 2024).
Come previsto nel suddetto decreto (art. 4) i Comuni effettuano le verifiche delle posizioni anagrafiche ed eventuali incompatibilità con altre misure locali dei nuclei familiari contenuti negli elenchi forniti dall’INPS e, sulla base del numero di carte loro assegnate, attribuiscono le carte che eventualmente residuano dopo l’applicazione dei criteri indicati, selezionando i beneficiari, nell’ambito dell’elenco predisposto, tra i nuclei familiari, anche unipersonali, in effettivo stato di bisogno, sulla base di informazioni rivenienti dai locali servizi sociali».

COSA FARÀ IL MINISTERO
«In conclusione, per quanto di competenza, questo Ministero provvederà a sostenere tutte le iniziative volte a favorire le procedure di controllo al fine di garantire che la misura, introdotta per supportare le famiglie in difficoltà economiche, venga erogata concretamente ai soggetti in stato di effettivo bisogno».

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