San Marzano, con il si anche di Lega e Forza Italia passa l’obbligo salario minimo

Approvata all’unanimità dei presenti la proposta della consigliera pentastellata

Con una mozione della consigliera Margherita Oliva (nella foto) del Movimento 5 Stelle anche il Comune di San Marzano sul Sarno, guidato dal sindaco e presidente dell’Autorità portuale campana Andrea Annunziata, approva la retribuzione minima salariale negli appalti pubblici.
margherita-oliva-consigliere-comunale-di-san-marzano-sul-sarno-rtalive
La mozione è stata deliberata dal Consiglio all’unanimità dei presenti, grazie al voto favorevole dei consiglieri tesserati con la Lega di Matteo Salvini, Salvatore Annunziata e Colomba Farina, del consigliere di Forza Italia Salvatore Ciullo, dello stesso sindaco Andrea Annunziata, mentre l’ex prima cittadina Carmela Zuottolo di Forza Italia non era presente in aula al momento del voto.
san-marzano-amministrative-2024-annunziata-zuottolo-RTAlive

Passa in Consiglio comunale, quindi, la mozione presentata da Margherita Oliva che stabilisce che in tutte le procedure di gara per l’aggiudicazione di contratti di appalto del Comune di San Marzano sul Sarno, gli uffici preposti debbano accertarsi che i contratti “indicati nella procedura di gara” con i lavoratori applichino già in sede di offerta “un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora”.

La consigliera Oliva a margine della seduta ha espresso tutta la sua soddisfazione «Sono davvero felice per questo risultato, che rappresenta un passo significativo verso la giustizia sociale. Mai più una lavoratrice o un lavoratore del nostro Comune dovrà percepire un salario inferiore a 9 euro lordi l’ora. Questo è un segnale forte per combattere le disuguaglianze salariali e migliorare la qualità della vita di tante famiglie».

Ad alimentare il dibattito sono le varie iniziative adottate da diverse regioni e comuni italiani che con leggi, delibere e atti di indirizzo si appellano l’art. 11 del Codice degli appalti vincolando gli operatori ad applicare in tutte le procedure di gara un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora. Tra le amministrazioni in Italia che hanno deliberato scelto la tutela della retribuzione minima ci sono i comuni di Firenze, Napoli, le Regione Puglia e Lazio, e l’amministrazione comunale di Bacoli, tra quelle che ha fatto da apripista in Campania
Raimondo Aufiero

NOTA DI REDAZIONE
Dagli atti comunali, risulterebbero assenti il consigliere della Lega Salvatore Annunziata e l’assessore Colomba Farina. Nei prossimi giorni, il tutto potrà essere chiarito.

loading ads