Martusciello non molla, ma parla anche di Piantedosi. Il sogno D’Amato
Dalla due giorni di conferenza programmatica di Avellino di Fratelli d’Italia il viceministro all’economia ipoteca Edmondo Ciriielli la candidatura a Governatore proposto dal centrodestra.
«Bisogna sconfiggere Vincenzo De Luca e il centrosinistra» la parola d’ordine. Cirielli si è soffermato sulla necessità di indicare un metodo per la scelta del candidato, ma a Fdi spetta di indicare il nome potendo contare sul triplo dei consensi delle altre forze politiche. E Cirielli è l’uomo forte dei Meloniani in Campania.
I COMPETITOR E LE ALTRE REGIONI
In primis bisogna decidere a livello nazionale la ripartizione delle candidature nelle cinque regione chiamate al voto. Alle urne va il Veneto con la Lega che vuole una riconferma, ma ad insidiarla è Fratelli d’Italia. Almeno una dovrà andare comunque alla Lega e un’altra a Forza Italia tra Puglia, Marche e Toscana e Campani. Gli azzurri vorrebbero una tra Campania e Puglia.
In Campania, così, tutto le elezioni rientra in equilibri regionali e nazionali. L’ex ministro Gennaro Sangiuliano già era un candidato debole prima dello scandalo, ma dopo la bufera agostana non viene proprio preso in considerazione.
L’unico competitor potrebbe essere il coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello, che ora si dice disponibile a discuterne, nonostante i tanti voti ricevuti alle Europee, che lo avevano portato a dire che sul suo nome c’era stato di fatto una sorte di primarie: «Troveremo un accordo senza problemi per le regionali».
Parla anche di una proposta di Matteo Piantedosi, avellinese, ministro dell’Interno, che sembra essersi tirato fuori. C’è poi il sogno nascosto, quello della candidatura dell’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato, ma l’imprenditore ha sempre declinato le proposte di corsa come sindaco di Napoli e presidente della Regione.
Al momento quindi, Edmondo Cirielli ha più frecce al suo arco, avendo ben fatto anche come viceministro e non essendo mai finito in nessuna polemica romana.
IL CENTROSINISTRA
Nel Pd si parla ancora di terzo mandato si o no, o meglio ricandidatura dell’uscente Vincenzo De Luca si o no. Il problema sono i rapporti tra la segretaria nazionale Elly Schlein e De Luca, mai chiariti.
Tutto passerà per il congresso Dem che prima o poi si farà, si prevede entro fine 2024, e che dovrà chiarire la questione anche di un eventuale appoggio a De Luca per il terzo mandato pure se si vorrà candidare comunque perfino contro impossibilità di candidarsi e correndo il rischio di una totale estromissione.
Al terzo mandato si è detto contrario anche Cirielli e per una modifica della legge gli spazi si restringono. In pratica, alle vicende del Pd sono legati anche i destini del capo largo, in particolare M5S che ha avuto un successo elettorale almeno in provincia di Napoli alle ultime elezioni politiche e di Alleanza Verdi Sinistra.
I dem tra gruppo degli esponenti Napoletani del partito e altri protagonisti delle alleanze sono impegnati in una quadra che al momento non è stata trovata.