Gelo tra De Luca e la Schlein sul terzo mandato, il centrodestra a lavoro

Rischio di frantumazione nel Pd

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La partita si gioca al prossimo congresso: si farà? E quando? nel centrodestra in pole Cirielli e Piantedosi.

«Da Roma sono duri e non vogliono fare carte: No al terzo mandato di De Luca, ora si passerà alla conta». La festa del Pd a Procida regala un Pd in Campania spaccato che rischia di spaccarsi ancor di più andando alla conta sia tra i consiglieri regionali sia tra gli amministratori pubblici: chi andrà contro il partito per un avventura limitata nel tempo, il terzo mandato deluchiano, appunto, facendo venir meno un orizzonte temporale ampio? Se De Luca non riceverà l’ok del Pd (e del resto dei partito del campo largo) chi correrà assieme a lui? Il rischio di perdere le elezioni con tre forti competitor in campo (oltre lo stesso De Luca anche uno del centrosinistra e un altro del centrodestra) è molto alto. Lo stesso elettorato di centrodestra che vota De Luca potrebbe tornare a casa se troverà un candidato forte e credibile dalla sua e di fronte all’idea di una sconfitta per l’uscente Governatore.
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In più, quanti dei consiglieri regionali si schiereranno con De Luca sbattendo la porta in faccia ai loro partiti, sapendo che comunque vada non ci sarà per loro un futuro politico? Lo stesso vale per i sindaci: quanti si impegneranno a favore del Governatore uscente rischiando di perdere i riferimenti politici e nel contempo di far saltare le loro amministrazioni comunali, molte delle quali sono “variopinte”, con innesto di consiglieri del centrodestra che potrebbero avvertire la possibilità di una vittoria nel loro campo, stante la spaccatura nel centrosinistra? E così a scendere di livello.
IL GELO
Tra la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein e De Luca alla festa dell’Unità di Procida il gelo era visibile e le distanze vanno aumentando, anche perché la segretaria è al centro del motore campo largo e sta mettendo insieme una coalizione che alle prossime elezioni può ambire alla vittoria su Giorgia Meloni e il centrodestra. Antonio Misiani, commissario Pd per la Campania da Procida fa sapere: «Restiamo contrari all’ipotesi terzo mandato. La posizione nazionale del Pd sul terzo mandato dei presidenti di regione è quella espressa col voto contrario in Senato all’emenda mento leghista che lo proponeva», rimarca, a margine della festa Pronti ad avviare le procedure per il congresso regionale».
IL CONGRESSO DEL PD
Se si farà e quando si farà, rimane centrale il congresso del Pd. Certo una vittoria dei deluchiani e dei loro alleati napoletani, la vera ossatura del partito, potrebbe dar manforte al braccio di ferro con il partito a Roma, ma sono proprio le truppe napoletane del partite che hanno scelto già di fare un fronte comune già alle scorse Europee. Mal digerita la presenza di un Salernitano alla guida della Regione e la voglia di portare tutto nella mani di Napoli è forte.

La provincia di Salerno, che ha fatto la differenza nel 2015 e nel 2020, ora è sempre meno deluchiana, a causa della gestione del cerchio magico salernitano e di forti frizioni nella zona Sud della provincia e in particolare in quella Nord, dove per due candidature, ufficialmente, De Luca aveva promesso centinaia di milioni di euro di finanziamenti, l’elevazione a Dea di secondo livello dell’ospedale di Nocera-Pagani-Scafati, interventi nel settore dei trasporti, ma di questo quasi nulla si è visto, se non un Salerno centrismo, in sub ordine attenzione nella zona Sud della provincia. L’Agro questa volta potrebbe voltare in massa le spalle a De Luca.
NEL CENTRODESTRA
Fratelli d’Italia sempre più impegnati per chiedere la candidatura di un suo rappresentante a Governatore. In campo ci sono i nomi del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del viceministro all’economia Edmondo Cirielli (che ha ben rappresentato l’Italia in contesti internazionali) in pole, quello Orazio Schillaci e Fulvio Martusciello in seconda fila e in terza Gennaro Sangiuliano.

I nomi con la maggiore possibilità di successo, anche per la visibilità e il favore dell’elettorato nell’ottenere la candidatura sono i candidati in pole, anche se Cirielli ha un controllo del partito più puntuale. La lotta è aperta e tutto dipenderà anche dagli equilibri nazionali. E molto dipenderà anche se De Luca correrà con tutto il centrosinistra unito per il terzo mandato.

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