Camorra tra Poggiomarino e Pagani, condannati “O minorenne” e “Zuccherino”

Il tribunale di Torre Annunziata ha assolto gli imputati da alcuni capi d’imputazione

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Tre imputati con condanne complessive a 42 anni e un’assoluzione. Questo quanto ha deciso il tribunale di Torre Annunziata, nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli.

Rosario Giugliano di Poggiomarino, il 63enne detto “‘o Minorenne” è stato condannato a 13 anni di reclusione, a fronte di una richiesta di 8 anni, nonostante la recente nuova collaborazione con la giustizia. Per il cantante neomelodico paganese Zuccherino, al secolo Alfonso Manzella, difeso dall’avvocato Vincenzo Calabrese, la condanna è stata a 14 e 6 mesi di reclusione a fronte di una richiesta di 26 anni avanzata d pm.

Assolta la paganese Teresa Caputo, madre di Manzella. Il tribunale ha inflitto 15 anni di reclusione per Gianluca Marano (il pm ne aveva chiesto 12 anni). Per tutti i condannati a fine pena inflitti anche tre anni di libertà vigilata.
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LA GUERRA A POGGIOMARINO
Rosario Giugliano, dopo il periodo di collaborazione, era rientrato a Poggiomarino finendo in guerra con l’opposta fazione capeggiato da Antonio Giugliano detto o’ Savariello, costola del clan Fabbrocino. Da azioni intimidatorie, perfino con l’esplosione di ordigni, ai danni di attività commerciali. Uno scontro che portò ad un attentato anche contro la caffetteria gestita dal figlio di Antonio Giugliano. In precedenza il pentito Giovanni Orefice aveva testimoniato per la Dda contro Giugliano, Manzella e la compagna di ‘o minorenne Teresa Caputo.

I CONTATTI PAGANESI
Il gruppo di ‘o minorenne avrebbe avuto contatti anche a Pagani con legami anche con la ‘ndrangheta, tutti impegnati nel traffico di stupefacenti tra il Napoletano e il Salernitano. I fatti si riferiscono al periodo compreso dal 2016 al febbraio 2020, in cui la Dda ha ricostruito estorsioni, intimidazioni e minacce incrociate. Assoluzione per associazione finalizzata al traffico per Rosario Giugliano e Alfonso Manzella.

LE ALTRE INCHIESTE
La Dda di Salerno ha condotto altre inchieste dove sono emersi i rapporti tra Rosario Giugliano e Manzella. Giugliano da tempo aveva allungato le sue mani sull’Agro, prima a San Marzano Sul Sarno, poi a Pagani e Nocera Inferiore, come dimostrano le inchieste del 2022 e del 2024. Diventato il consigliere strategico del clan Fezza De Vivo di Pagani, favorendone un salto di qualità, “‘o minorenne” aveva esteso la sua attività estorsiva anche nell’area industriale di Fosso Imperatore a Nocera Inferiore, con la collaborazione, si presume, di almeno un imprenditore. Ma questa è un storia che ancora deve essere scritta (o trascritta) vista anche la nuova collaborazione di Giugliano.

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