Ascensore fermo a via San Prisco? Gravi e ripetuti atti vandalici: cosa c’è dietro?

A Nocera Acer corre ai ripari. Il sindaco sottolinea gli anziani e disabili “prigionieri” delle loro abitazioni. I motivi, diversi, anche per lo stop dell’impianto d via Filangieri a Piedimonte

Sono mesi che va avanti la battaglia per la riparazione e il funzionamento dell’ascensore in una delle palazzine nuove di via San Prisco a Nocera Inferiore.
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I RIPETUTI ATTI VANDALICI
Non si tratta, però, di inefficienza dell’Acer, l’agenzia regionale che ha inglobati i vecchi Iacp, ma di puri atti vandalici. Negli ultimi sei mesi, l’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale è dovuto intervenire ben cinque volte per danni gravi all’ascensore di via San Prisco a Montevescovado. Per tre volte, addirittura, è stato tagliato il cordino dell’operatore porta o meglio letteralmente tranciato,cavo-tranciato-ascensore-rtalive

Venerdì sera, però, la ditta che provvede alla manutenzione ha riattivato l’ascensore di via San Prisco, come assicurato dall’Acer, ma non basta la sola, costosa, manutenzione straordinaria, bisogna comprendere il perché di questi atti vandalici mirati ad impedire il funzionamento dell’impianto, tra l’altro di recente costruzione, come lo sono le due palazzine, le uniche che a Montevescovado finora hanno preso il posto dei prefabbricati post terremoto. Insomma, non solo la comunità da assegnato una casa ai residenti, con quello che significa specie in questo momento, ma c’è qualcuno che abita che evidentemente non lo merita e vandalizza gli ambienti.

Sarebbe meglio appurare i reali motivi che hanno portato ai danneggiamenti, gravi e costosi. Cosa c’è dietro quegli atti vandalici? Solo dissapori condominiali o c’è di più? A questo punto intervengano le forze di polizie anche perché i residenti non possono rimanere ostaggio dei vandali, l’Acer non può essere un bancomat per riparazioni costose ed è necessario comprendere i reali motivi che si celano dietro i vandali.
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L’ASCENSORE DI VIA FILANGIERI
Anche per l’impianto in uno dei condomini di cupa del Serio a Piedimonte, il sindaco ha chiesto in una nota l’intervento dell’Acer. L’agenzia sta valutando la migliore soluzione per l’impianto. In questo caso non è un atto vandalico, ma l’incuria causata dall’autogestione dell’impianto. L’ascensore, come richiesto dai condomini, era passato dal vecchio Iacp all’autogestione dei residenti. Alla fine, il gestore aveva dovuto chiedere all’Acer di riprende la gestione dell’ascensore avendo problemi di morosità condominiale a cui far fronte. Non avendo ricevuto manutenzione per lungo tempo, l’Acer ha dovuto bloccare il funzionamento.
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LA NOTA
È bene ricordare che le cosiddette case popolari, ex terremotati e ad altre vengono assegnati alle fasce economicamente deboli della popolazione ossia che hanno un reddito non sufficiente per pagarsi il fitto di una casa. Questo dovrebbe responsabilizzare di più gli assegnatari non solo di trattare in maniera idonea i beni che la comunità ha assegnato loro e che gli assegnatari sia in regola con il pagamento delle irrisorie spese dovute.

Vivere in una casa popolare non legittima il vandalismo, il mancato rispetto della raccolta differenziata ed altri comportamenti inidonei, come abbandonare auto per strada. Del resto, nei quartieri popolari abita tante gente seria e onesta che non può subire l’oltraggio da parte di pochi residenti che si comportano come incivili, facendo fare di tutt’erba un fascio. Questi incivili non sono più tollerabili dalla città e da parte della stragrande maggioranza di coloro che abitano queste case che sono persone, va ricordato, perbene.

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