Tra le vittime anche un disabile. Dramma a Roccapiemonte, ma la procura smentisce i fatti, come risulta agli atti del suo ufficio
Una brutta storia, apparse su diversi quotidiani, anche per il cronista con maggiore esperienza e che ormai ha indossato una corazza nel trattare anche di argomenti scabrosi. Il dramma che ha visto protagonista alcuni giovani di Roccapiemonte sia come vittime sia come “carnefici” fa tremare i polsi.
una vicenda, però, smentita dalla procura per i minorenni di Salerno, non risultando il fatto a quell’ufficio (smentita del 24 luglio 2024).
Al momento, ci sono tre minori all’Istituto penitenziario minorile di Nisida, vista la gravità delle ipotesi che si fanno sul loro conto. I carabinieri di Castel San Giorgio, infatti, e la procura per i minorenni di Salerno stanno indagando su tre minori, tra i 15 e i 16 anni d’età che avrebbero “venduto” una loro coetanea per poche decine di euro. Avrebbero costretto la fidanzatina, attorno ai 15 anni di Castel San Giorgio, di uno di loro a prostituirsi in cambio di denaro, con la complicità di altri due amici, tutti più o meno coetanei che avrebbero avuto il compito di procacciare i “clienti”.
Una storia raccapricciante su cui indagano i carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, in collaborazione con i militari della stazione di Castel San Giorgio. Dopo mesi di indagini, intercettazioni ambientali e telefoniche, i carabinieri sono riusciti a fermare gli orrori che vedevano tra le vittime sia una ragazzina minorenne sia dei diversamente abili, ma non è escluso che nel giro possano essere finite altre giovanissime. Uno dei tre adolescenti aveva convinto la fidanzatina sua coetanea, ad appartarsi con altri ragazzini in cambio di poche decine di euro (pare tra i 20 e i 30 euro).
Oltre al giovane fidanzato indagato quale sfruttatore, anche i suoi due amici che avvicinavano i potenziali clienti sia nella cerchia delle loro amicizie sia allargando il giro attraverso le chat. Messaggi espliciti sembra corredati anche da foto e da qualche filmato.
In questo modo i tre minorenni avevano messo su un traffico redditizio. Ma il giro, stando a quanto emerso, non si sarebbe limitato solo all’induzione e sfruttamento della prostituzione della malcapitata ragazzina, seguita ora dai servizi sociali con adeguato supporto psicologico volto ad aiutarla nel difficile percorso per venire fuori dalla orribile situazione. Vittime dei tre minori anche un ragazzo diversamente abile che proprio a causa delle sue problematiche sarebbe stato oggetto di violenze sessuali e sevizie.