Il neo proveniente arriva dal mondo della assicurazioni. Insorgono da destra a sinistra
E destinatario di ingenti somme per la riqualificazione di una vasta area, ma nomina a presidente del Parco regionale dei Monti Lattari finisce nella bufera. La polemica parte da Castellammare di Stabia e mette insieme centrodestra e centrosinistra ma si sta diffondendo in diversi comuni che rientrano nel parco che comprende l’intera Costiera Amalfitana, la penisola sorrentina, Castellammare di Stabia ma anche Pagani, Nocera Inferiore e Cava de’ Tirreni.
Nominato dalla Regione Campania è l’assicuratore Vincenzo Peluso di Palma Campania, una nomina che da molti viene ritenuta priva delle idonee competenze. Peluso, dirigente di Più Europa, con un passato nel partito repubblicano e nei socialisti per poi passare vicino all’ex sindaco e magistrato Luigi De Magistris. Per i prossimi cinque anni prende il posto di Tristano Dello Joio.
In una lettera inviata al sindaco di Castellamare, Luigi Vicinanza, il consigliere comunale di base Popolare, Maurizio Apuzzo ha scritto: «Non conosciamo il dottor Vincenzo Peluso e non abbiamo niente contro la persona. Ma ad una prima lettura della notizia abbiamo, per errore, avesse confuso i parchi». La scelta al di fuori dei 27 comuni ha fatto infuriare il centrodestra e il centro sinistra ed è apparso una nomina calata dall’alto dal Governatore De Luca.
«La scelta fatta appare, al nostro giudizio, come l’ennesimo è gratuito sgarbo nei confronti di chi ha competenze ed energie alle quali era doveroso far riferimento per svolgere questo compito decisivo e dedicato per la tutela, la messa in sicurezza per il rilancio della montagna e lo sviluppo diverse attività ma non ottime quelle legate al turismo», ha scritto Maurizio Apuzzo. Voci di proteste che arrivano anche dal Partito Democratico: «Questa nomina è uno scandalo» – ha affermato il consigliere comunale dei Dem a Castellammare, Giovanni Tuberosa -.
Le stesse proteste arrivano dal centrodestra «La scelta fatta dal Presidente De Luca e dalla giunta regionale, sembra non sostenuta da particolari competenze o esperienze, su quali criteri è stata fatta?
Hanno coinvolto e consultato i Sindaci? Lei è stato sentito? Non ci si risponda, la competenza è in capo alla Regione, perché lo sappiamo! Ascoltare il territorio per una vicenda così delicata sarebbe stato un atto pieno di buon senso e di rispetto». Le proteste si stanno diffondendo anche in altri comuni del parco.