Concorso a dirigente settore Territorio e Ambiente a Nocera, Comune sconfitto al Tar

Da un lato l’amministrazione comunale e dall’altro il vincitore del concorso Antonio D’Amico. L’attacco di Fdi

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«I provvedimenti impugnati risultano viziati da difetto di motivazione, contraddittorietà e manifesta illogicità e vanno pertanto annullati nei limiti dell’interesse del ricorrente». Con questa motivazione il Tar di Salerno ha accolto il ricorso dell’ingegnere Antonio D’Amico, sangiorgese di origine, ma residente a Salerno, attuale dirigente al Comune di Mercato San Severino e con esperienza professionale anche a Scafati e Nocera Superiore.

D’Amico aveva fatto ricorso chiedendo l’annullamento della delibera n. 173/2023 adottata dalla Giunta municipale del Comune di Nocera Inferiore, avente ad oggetto il “Piano Triennale Assunzioni 2023-2025”;- della determinazione dirigenziale prot. n. 1790/2023, col relativo avviso pubblico di selezione, attraverso il “110” per la procedura selettiva per il conferimento di un incarico dirigenziale a tempo pieno e determinato per la copertura del posto di dirigente tecnico del Settore Territorio e Ambiente e così anche dei motivi aggiunti presentanti dall’Ente. In breve, le eccezioni del Comune sono state in blocco respinte e con una motivazione netta. Non è da escludersi che il Comune presenti ricorso al Consiglio di Stato. Dietro l’angolo c’è anche una richiesta di risarcimento dei danni da parte del dirigente non assunto.
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IL DOCUMENTO DI FDI
Nelle parole del capogruppo Giuseppe Odoroso e della consigliera Rosa Giordano il commento di Fratelli d’Italia: «Non ci sorprende la consueta sconfitta giudiziaria dell’Ente, o meglio, dell’amministrazione che “governa” Nocera Inferiore. L’ennesima bocciatura è arrivata dal TAR di Salerno su di una questione che doveva essere gestita e risolta con rapidità e competenza e sulla quale più volte ci siamo esposti auspicandone una risoluzione invitando l’amministrazione ad una pronta risposta.

La vicenda ha a che fare con la nomina del dirigente del settore Territorio e Ambiente: dopo le dimissioni di Giovanni Lanzuise, passato in regione, logica avrebbe voluto che a ricoprire la carica toccasse al secondo in graduatoria senza bandire un nuovo concorso, tanto più uno con assunzione a tempo determinato e non indeterminato. Poiché questa amministrazione ha fatto dell’illogicità uno dei pilastri della gestione non stupisce che la seconda sezione del TAR si sia pronunciata annullando i provvedimenti del comune, accogliendo l’istanza di Antonio D’Amico, secondo in graduatoria, e condannando l’Ente al pagamento delle spese di giudizio.
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Tutto questo, senza voler pensare male, per un capriccio: una scelta spregiudicata che, oltre alle spese giudiziarie evitabili, lascia ancora privi di dirigenti due settori di importanza strategica per lo sviluppo economico sociale e culturale di una città, il già citato Territorio e Ambiente e il settore Lavori Pubblici, per forza di cose, rallentati dalla reggenza ad interim. Poteva essere evitata l’ennesima figuraccia nei confronti della giustizia amministrativa risparmiando anche i duemila euro di spese? Probabilmente sì usando buon senso e competenza.

Forse lo scorrimento di graduatoria non trovava il favore dell’amministrazione? O forse non si è semplicemente in grado di evitare contraddizioni giuridico-legali? Per questo contenzioso così come per gli altri la linea difensiva non è stata capace di motivare gli atti del comune perché oggettivamente immotivati. A questo punto chiediamo chiarezza da parte del sindaco: si prenda la responsabilità di spiegare perché la situazione si trascina da oltre un anno».

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