Lettera ad Rtalive di un commerciante al corso Vittorio Emanuele che sarà da Re, se uno vedrà la fine delle opere senza indebitarsi
Un commerciante al Corso Vittorio Emanuele scrive a Rtalive per protestare contro i lavori al corso Vittorio Emanuele, con ripercussioni da lungo tempo sulle attività commerciali. Il commerciante protesta in particolare contro i lavori lumaca al corso, mentre per lo stadio gli operai sono all’opera anche di notte. Sceglie di rimanere anonimo, per timore di finire di finire in un tritacarne, ma quello che sostiene può essere verificato da qualsiasi lettore.
«In un’epoca dove il calcio non si è fermato davanti a migliaia di morti causa Covid e dove continua a non fermarsi difronte alle due guerre che fanno vergognare il mondo intero, l’ Amministrazione comunale di Salerno e il Governatore a seguito non hanno di certo fatto meglio. Sono un tifoso della Salernitana sia chiaro ma è ormai notizia certa dell’accordo tra il neo presidente Danilo Iervolino e l’ Amministrazione comunale per la realizzazione del nuovo stadio Arechi con lo stanziamento di fondi per 100 milioni di euro».
SALTA CHI PU0’
«La cosa che fa rabbrividire sono le modalità dei lavori. Cantieri aperti giorno e notte ininterrottamente per consegnare alla Salernitana l’impianto non oltre il tempo pattuito con lo stesso presidente granata. Sul corso Vittorio Emanuele invece, sempre a Salerno, ci sono lavori in corso da quasi un anno. Rifacimento del suolo calpestabile e delle fognature. All’ inizio i lavori sarebbero dovuti essere divisi in blocchi così da consentire meno disagi e meno sofferenza alle attività commerciali. Di punto in bianco poi, si è deciso di fare partire anche il secondo blocco avvisando i commercianti per far sparire the horse e strutture varie con soli due giorni di preavviso».
C’E’ DI PEGGIO
«Quel che è peggio è che la squadra lavori, già ridotta all’ osso con sole 5/6 unità si è dovuta suddividere tra il primo e il secondo blocco. Lavori che partono alle sette di mattina, orario mai rispettato e che terminano alle 16 del pomeriggio. Sabato e domenica i lavori sono sospesi e per di più il 26 aprile si è pensato anche di concedere il ponte alla squadra lavori. Ma chi comanda qui? Ma davvero il calcio vale più dei sacrifici di migliaia di famiglie che già al netto delle tasse italiane lottano per arrivare a fine mese? Noi che già siamo la classe più bistrattata e che non conosce orari e giorni festivi meritiamo questa considerazione? Alcune attività commerciali hanno già chiuso ed altre sono vicine a farlo ed altre ancora quelle più forti, hanno già accumulato in questi mesi debiti che smaltiranno nei prossimi dieci anni se tutto va bene. Ovviamente nessun ristoro per i commercianti che non sanno nemmeno con chi parlare per avere lumi sulla fine dei lavori».
LA COSTATAZIONE
«Siamo governati da individui che non provengono dalle categorie che rappresentano purtroppo, ci vorrebbe un commerciante per il commercio, un professore universitario per la cultura e un agente di viaggi per il turismo, e invece…La politica è una macchina imperfetta che rispecchia ormai favori, amicizie e promesse che poi per carità verranno anche mantenute, ma forse dimenticate che è la normalità delle cose agire per il popolo e non in cambio di voti. Questa è Salerno e questa è ormai tutta l’Italia. Ma la corda prima o poi si spezzerà. Ai Salernitani ricordo, che finché sguazzeremo nell’ omertà, la disamministrazione avrà sempre campo libero e prima o poi prima o poi tutti ne pagano il conto».