Francia, la destra prima, ma non sfonda: annunciato un fronte per arginarla

La La Pen mira ad assicurarsi il controllo dell’Assemblea nazionale. Ma la sinistra annuncia che al secondo turno “nemmeno un voto dovrà andare alla destra”. Le speranze e i timori per un’elezione cruciale per tutta Europa

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Prime proiezioni sulle legislative francesi Ii Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella tra il 34,2% e il 34,5%, il blocco di sinistra Nouveau Front populaire tra il 28,5% e il 29,5% e l’Ensemble pour la République di Macron tra il 20 e il 22,4%, Les Republicans tra 9,5 e 10,5%, altri 4,5%.

Il Rassemblement National, secondo i primi dati preliminari, potrebbe aggiudicarsi dai 260 ai 310: 289 è la maggioranza dell’Assemblée Nationale (la Camera dei Deputati francese). Il Nouveau Front populaire avrebbe da 115 a 145 seggi, Ensemble pour la République tra i 90 e i 120 seggi contro 245 oggi.

I risultati sono attesi da tutta Europa per le ripercussioni che avrebbero sulla politica di tutta l’Unione in entrambi i casi e specialmente se vince La Le Pen. Molti governi europei, infatti, hanno il fiato sospeso.
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LA REAZIONE DI MACRON E L’APPELLO AL FRONTE COMUNE
“Dinanzi al Rassemblement National, è arrivato il momento di un’ampia unione chiaramente democratica e repubblicana per il secondo turno”: lo ha affermato il presidente francese, Emmanuel Macron, in una dichiarazione trasmessa dall’Eliseo dopo l’esito del voto.

La loro scelta democratica ci impegna”, sottolinea il presidente, il cui partito si è piazzato terzo, dietro al Rassemblement National di Marine Le Pen e la coalizione di sinistra Nouveau Front Populaire.

LA REAZIONE DI LE PEN
“Abbiamo cominciato a cancellare il blocco macroniano”: queste le prime parole di Marine Le Pen, osannata nel suo feudo di Henin-Beaumont, dopo l’annuncio dei risultati delle legislative. “Stasera è la prima tappa di una marcia verso l’alternanza politica per condurre le riforme di cui ha bisogno il Paese”.

LA REAZIONE DI MELENCHON
Il leader della sinistra de La France Insoumise, principale partito del Nuovo Fronte Popolare, Jean-Luc Mélenchon, ha annunciato che tutti i candidati dell’Nfp si ritireranno in caso di «triangolari» al ballottaggio di domenica prossima, se saranno al terzo posto. «La nostra consegna è chiara – ha detto Mélenchon – neppure un voto, neppure un seggio in più per il Rassemblement National».

AFFLUENZA RECORD
I seggi periferici hanno chiuso alle 18. Nelle grandi città, urne chiuse alle 20. Alle 17, affluenza record al 59,39%, in crescita di ben 20 punti rispetto alle ultime legislative del 2022, riferisce il ministero dell’Interno francese ricordando che nel 2022 era stato il 39,42% degli aventi diritto a votare entro le 12.

È dal 1978 che in Francia non si registrava un’affluenza così alta per delle elezioni legislative. Nel 1978, al primo turno e sempre alle 17, l’affluenza si attestava al 68% contro 59,39% oggi. Nel 2022 l’affluenza alle 17 per il primo turno era stata del 39,42%. Nel 1981, ricordano i media francesi, l’affluenza era stata del 58,3%.

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