Bombe, armi e droga in un garage a Pagani, condannata a 9 anni di reclusione

Confermata condanna dell’altro imputato a tre anni

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Armi, bombe a mano e droga nel garage di via Garibaldi a Pagani, la Cassazione conferma la sentenza d’Appello con la condanna della 39enne sarnese Nadia Adiletta e del 46enne nocerino Salvatore Molinari, tra gli imputati del filone principale dell’inchiesta. Una conferma che segue anche quella di primo grado per i due imputati, difesi dall’avvocato Giovanni Pentangelo.
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IL RITROVAMENTO
Grazie a un blitz della guardia di finanza del 30 maggio 2019, in un box di via Garibaldi a Pagani, furono trovati 20 chili di marijuana imbustata in 41 buste sigillate, inserite in altri quattro contenitori di plastica rigida, un panetto di hashish di 32 grammi, un fucile a pompa calibro 12, una pistola Walter calibro nove, due pistole a tamburo calibro 7.65, altre due pistole a tamburo calibro 6.25, un fucile mitragliatore AK47 calibro 7.62 (il famoso Kalashnikov) con due caricatori e silenziatore, quattro bombe a mano verdi con accenditori, un razzo di segnalazione russo, due coltelli a lama fissa, una cartucciera calibro 12, un caricatore vuoto, 271 cartucce calibro 9, 92 calibro 44 magnum, 50 cartucce calibro 7.65, 50 cartucce Luger, 32 cartucce Acp calibro 45, 21 calibro 38 Special, 27 cartucce calibro 12, 17 calibro 380 modello da Colt automatica, 10 cartucce calibro 7.62, due caschi integrali, 10 bilancini e altri accessori.

LA CONDANNA
Per il possesso di alcune di queste armi è intervenuta la condanna di entrambi gli imputati. Un vero e proprio arsenale che per la Dda era finalizzato a favorire il clan Fezza di Pagani, capeggiato da Francesco Fezza.

Nadia Adiletta era anche accusata della detenzione di cocaina, hashish e Marijuana da cedere poi ad altre persone, così come è avvenuto tra Nocera Inferiore e San Marzano sul Sarno nell’ottobre di cinque anni fa. Da questo momento, le condanne diventano definitive.

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