Scafati/San Marzano, dopo l’arresto scatta il sequestro dei beni per usura ed estorsione

Sotto chiave tre auto

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La Polizia di Stato ha eseguito il sequestro preventivo di tre auto per sproporzione emesso da questa Procura della Repubblica di Nocera Inferiore nei confronti del pregiudicato scafatese S.A., originario di Castellammare di Stabia. Sequestrate una BMW serie X4, una Mercedes Smart cabriolet e una Audi A I, rientranti nella disponibilità patrimoniale dell’uomo.

L’ARRESTO
Il destinatario del sequestro era stato arrestato il 26 aprile sce poiché ritenuto gravemente indiziato di tentata estorsione e di usura aggravata.
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I PRESTITI USURAI
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla procura nocerina e dalla Polizia di Stato, l’indagato aveva concesso a un commerciante di San Marzano sul Sarno caduto in difficoltà economiche, prestiti a tassi usurari per un importo complessivo di 250.000 euro. imponendo la restituzione del mutuo con rate mensili di 18.000 euro per la durata di 84 mesi, pretendendo quindi in corrispettivo una somma complessiva pari a 1.512.000 euro.

La progressiva difficoltà dell’imprenditore ad assolvere al gravoso piano di ammortamento ha quindi provocato un’escalation di condotte minatorie poste in essere dall’arrestato, il quale ha minacciato di attentare all’incolumità della vittima e dei suoi familiari, di incendiarne l’attività commerciale e dì provocarne lo spossessamento dei beni imponendo la coatta sottoscrizione di atti di compravendita fittizi.
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LA GRAVE MINACCIA
Nei giorni precedenti l’arresto, si è presentato per l’ennesima volta presso l’attività commerciale minacciando l’uomo e la figlia, arrivando quasi ad aggredire fisicamente quest’ultima. In quella circostanza, i poliziotti della Squadra Mobile, diretta dal vicequestore Gianni di Palma, e del Commissariato di P.S. di Nocera Inferiore, diretto dal vicequestore Vincenzo Alagia, sono intervenuti impedendo il verificarsi di conseguenze ulteriori procedendo all’arresto dell’uomo e indagando in stato di libertà la moglie, intervenuta a sostegno delle richieste di riscossione.

La successiva perquisizione eseguita presso la residenza della coppia ha consentito di rinvenire, occultata nel doppio fondo di un armadio, la somma di 65.000 euro, successivamente sottoposta a sequestro preventivo dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della procura della Repubblica di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore capo Antonio Centore.

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