Scafati, Ospedale: pneumologia e malattie infettive no all’accorpamento

Come chiesto dal sindaco, al Mauro Scaralato i due reparti non saranno uniti offerte-amazon

Aliberti:“Sull’accorpamento dei reparti di Pneumologia e Malattie infettive avevamo ragione. Ora, speriamo di sbagliarci sulle voci di una possibile dichiarazione di inagibilità del Distretto“.

Dopo l’invio di una nota al Direttore generale e al Direttore sanitario dell’Asl Salerno per chiedere informazioni dettagliate rispetto alle azioni intraprese a seguito della segnalazione inviata dal Sindaco Aliberti su un accorpamento dei reparti di Pneumologia e malattie infettive presso l’Ospedale ‘Mauro Scarlato’, è arrivata la risposta ufficiale da parte dell’Asl che annuncia l’avvenuta separazione dei due reparti in piani diversi della struttura ospedaliera.
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Il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti: “Apprezziamo la solerzia con la quale si è intervenuti e ringraziamo la dirigenza dell’Asl per aver provveduto dopo la nostra segnalazione, all’immediata separazione dei due reparti così come prevede la normativa vigente in materia sanitaria. Nella nota che ci è stata inviata, oltre a confermare la veridicità delle voci di un accorpamento dei due reparti e una grave carenza organizzativa in materia sanitaria, viene annunciato un ‘cronoprogramma’ che porterebbe il Presidio Ospedaliero di Scafati ad oggi con ventiquattro posti letti attivi”

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Pertanto, scriverò ancora alla Dirigenza dell’Asl, per conoscere i dettagli di questo cronoprogramma citato e per capire se siano fondate le voci di corridoio che ancora una volta arrivano su una possibile ispezione tecnica programmata presso i locali del Distretto sanitario di Scafati che dichiarerebbe inagibile lo stesso, costringendo di conseguenza a trasferire all’interno dell’ospedale, dove già è in atto un adeguamento tecnico per staticità e antincendio, tutti gli uffici del Distretto.
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Se le voci fossero vere sarebbe gravissimo in quanto tutto ciò impedirebbe quel potenziamento dei posti letto dichiarato nella nota che ci è stata recapitata, occupando tutti gli spazi disponibili al momento all’interno dell’ospedale. Mi auguro ovviamente che siano solo chiacchiere e che non preannuncino, invece, l’ennesima sciagura presso il ‘Mauro Scarlato’.

La battaglia per riaprire il nostro ospedale non si fermerà, lo dobbiamo ai nostri concittadini e a quel diritto alla salute sancito dalla Costituzione che viene continuamente mortificato da una gestione della Sanità scellerata che tiene chiuso l’ospedale di Scafati giustificandosi con la carenza di medici ma costruisce a Salerno un ospedale da settecentociquanta posti letto e dal costo di cinquecento milioni di euro.

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