Il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri a New York per parlare delle nuove sfide della malavita
L’INTERVISTA CON GRATTERI REALIZZATA DALLA CORRISPONDETE ROSA COPPOLA
All’ONU LE STRATEGIE DEI MAFIOSI SUL WEB
«Le mafie? Più agguerrite che mai. Impossibile contrastarle se non si hanno oggi i migliori professionisti del web sul mercato», ha sottolineato Gratteri. Il procuratore aggiunge: «Una famiglia della ‘Ndrangheta ha assoldato degli hacker tedeschi e rumeni per fare transazioni finanziarie entro venti minuti con banche che si trovavano in tre continenti diversi.
Questa è la prova che mentre le mafie oggi si muovono velocemente, anche con transazioni economiche, acquisti di cocaina e armi e traffici illegali di ogni genere all’interno del darkweb, mentre le istituzioni rimangono indietro sulle nuove tecnologie. I mafiosi commerciano in oro e, addirittura comprano intere isole… A Napoli la camorra è stata in grado di costruire una banca online che ha coinvolto Lituania e Lettonia e con 6.000 clienti tra Lombardia, Lazio e Campania e ha riciclato 3, 6 miliardi di euro».
IL RITARDO
Sul web passano molte delle attività illegali del web a partire dalla versione moderna delle vecchie bische, come i casinò virtuali. «L’Italia negli ultimi dieci anni ha fatto passi indietro rispetto a paesi come Germania, Olanda e Belgio, che ora devono aiutarci e ci passano informazioni utili e fondamentali», ha riferito Gratteri e aggiunge: «per recuperare lo Stato all’interno dei vari corpi di polizia dovrebbe attrarre più giovani ingegneri informatici e soprattutto dovrebbe pagarli bene, per evitare che vengano assunti dal settore privato.
I MESSICANI
Nicaso, dal canto suo afferma: «Oggi i cartelli messicani usano già i droni per uccidere i loro nemici. Il pericolo potrebbe essere quello di applicare ai droni il riconoscimento facciale. Siamo quindi di fronte ad una nuova criminalità che richiede molta più capacità investigativa sul piano tecnologico».
Il PARLAMENTO
Saverio Romano, presidente della Commissione bicamerale per la semplificazione ha spiegato: «Sul piano politico, il Parlamento si sta impegnando a legiferare sul cybercrime e sulla cybersecurity perché questo mondo nuovo al quale ci affacciamo ha bisogno di essere regolamentato e occorre una legislazione completa e compiuta».