San Marzano, Andrea Annunziata cerca la sponda: “Sono disponibile ad ogni ruolo”

Elezioni, il tempo corre, le urne si avvicinano. Sulla scheda anche la lista di Lisa Maiorano

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Siamo alle qualificazioni e stiamo aspettando gli ultimi giri di pista prima di capire (finalmente) quali cavalli si qualificheranno per la gara finale, quella che vale 5 anni di governo cittadino. Ieri sera, con il primo evento pubblico il gruppo “Vivi San Marzano” si è presentato ai cittadini e ha invitato tutte le forze politiche ed associative del paese (e non tutte hanno aderito, ndr).
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LA CANDIDATURA DI LISA MAIORANO

Dall’altra parte, sui social, nelle stesse ore Lisa Maiorano è uscita allo scoperto ed ha annunciato la sua candidatura a sindaco, chiedendo di votare il simbolo per la lista civica che l’accompagnerà nel corso della campagna elettorale.

E non manca pure la prima candidatura per la Maiorano, tra quelle che farà sicuramente discutere. Un tal Allocca che al primo video su Facebook ha fatto sapere a tutti che c’è «chi fa voto di scambio». Avrà sicuramente le prove e siamo certi denuncerà il tutto ai carabinieri. In alternativa, l’avvocatessa spieghi che certe accuse non provate rischiano di risolversi in nulla.
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L’INCONTRO
Ma torniamo alla “prima della scala”. Una passerella di ex e meno ex (amministratori) che hanno sfilato tra strette di mano, sorriso stentati e abbracci in quella che è sempre stata la scala della politica marzanese, il ristorate Malaga. C’era l’aria dei grandi eventi anche se la tensione si tagliava a fette.

C’è anche il salotto politico con platea disposta a mo’ di mezza luna. No, non c’era Vespa ma una moderatrice e l’organizzazione affidata a Genny Grimaldi, chirurgo estetico di fama e figlia d’arte (il papà Peppino Grimaldi, uomo da sempre vicino a Mastella). La Grimaldi fa il suo intervento e dirige i lavori del salotto. Fin quando non sono partiti gli interventi (tutto spontaneo hanno fatto sapere gli organizzatori, ndr). Fin quando non sono partiti gli interventi (tutto spontaneo hanno fatto sapere gli organizzatori, ndr).

L’INIZIO DEI LAVORI
Durata 90 minuti, che avrebbero fatto collassare anche quel pacioccone di Romano Prodi. Si è distinto solo Francesco Manzo, coordinatore di Forza Italia Giovani, che ha aderito all’invito di Vincenzo Marrazzo e, invece di evidenziare ciò che tutti sanno (problemi e difficoltà) ha proposto un progetto sul riuso e sulla raccolta differenziata. Ecco i giovani direbbe la buonanima di Berlusconi.

IL CLOU

Tra occhiate, occhiatine, bisbigli e occhiolini si sente un “Si, parla” dalle prime file. “Conclude il presidente avvocato Andrea Annunziata, applauso” annuncia la moderatrice.
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Visibilmente provato, non sapremmo se dagli interventi precedenti o dagli impegni della settimana con il ministro Salvini, ha preso il microfono ed è partito di petto: «Bisogna cercare di stare tutti insieme – ha affermato guardando in fondo alla sala, l’ex sindaco – non è facile, lo so, ma sappiate che io sono disponibile per qualsiasi ruolo». E poi puntualizza «Ho fatto tutto nella mia carriera e sono partito da qui, dove ho avuto tanto e ora devo restituire».

E poi «Stiamo insieme tutti quanti. C’è stata una crisi importante che appartiene al passato ma ora guardiamo avanti con le proposte che ci possono essere».

A seguire, in 15 minuti di intervento, Andrea Annunziata ha sviscerato alcuni dei temi dell’agenda Lega: l’agricoltura e il problema extracomunitari (a San Marzano, ndr). Per la prima ha fatto sapere che durante la fiera Fruit Logistic a Berlino, lo scorso febbraio, il «bravo ministro Lollobrigida mi ha detto durate la visita al nostro stand che vuole fare qualcosa per il pomodoro San Marzano» e da qui ha ricordato che 30 anni fa andò a Bruxelles con l’aereo e poi prese un trenino, per andare li dove doveva andare, per far approvare il disciplinare dalla Unione Europea sulla Dop. Da allora poi si conosce la storia. Gli altri hanno fatto business e i marzanesi niente.
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Sull’altro argomento, quello degli extracomunitari, appunto, va ricordato che oltre ad essere ben integrati, sono il 90% delle risorse umane delle imprese agricole dal campo fino alla trasformazione dei prodotti. Eppure Annunziata ha sostenuto «devono rispettare le nostre regole e la nostra città». Quando è troppo, è troppo e «Bisogna fagli rispettare le regole» ha ricordato ancora.
Raimondo Aufiero

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