Necessario rideterminare la destinazione di ex ospedali di via Giordano e via Ricco a Nocera Inferiore, di Materdomini a Nocera Superiore
Castel San Giorgio diventa il nuovo polo della sanità tra Nocera e la Valle dell’Irno. Come risulta dall’atto aziendale pubblicato nei giorni scorsi da RTAlive, a Castel San Giorgio aprirà una casa di comunità, una delle 13 centrali operative territoriali e soprattutto un ospedale di comunità (per saperne di più CLICCA QUI)
Con questa organizzazione la rete di assistenza territoriale viene rafforzata, ma di fatto alcune strutture dell’Asl Salerno diventano di fatto non più utili, ma non mancano le proteste che non tengono conto degli edifici, della riduzione dei costi di gestione per non tagliare i servizi e, soprattutto, delle innovazioni tecnologiche.
I TAGLI
Materdomini
Tra i fabbricati da ripensare, la destinazione dell’ex ospedale psichiatrico di Materdomini tra Nocera Superiore che è proprietà del Comune di Roccapiemonte e che ha visto diminuire sempre più i servizi sanitari che erogava. Un triste epilogo che, però, va inserito in un contesto di organizzazione che oggi, con quello che offre il “Materdomini”, tenerlo aperto è un bagno di sangue.
Qui potevano essere destinate le attività previste per Trivio di Castel San Giorgio, ma l’Asl ha ritenuto di recuperare la struttura sangiorgese probabilmente perché meno onerosa da gestire, altrettanto centrale e comunque posta a poca distanza da un casello autostradale. Del resto, ormai con l’informatizzazione spinta alla quale anche la sanità va incontro, gli uffici amministrativi hanno sempre meno ragione di esistere (la scelta del medico e del pediatra ormai si fanno via internet).
Con lo sviluppo della telemedicina anche molti dei controlli sanitari verranno eseguiti con i mezzi informatici. Nella parte nuova, però, c’è la previsione di realizzare un poliambulatorio che erogherà servizi alla cittadinanza.
Nocera Inferiore
Chi critica la dislocazione della sede distrettuale delle due Nocera, Castel San Giorgio e Roccapiemonte in via Giordano a Nocera Inferiore è oggettivamente decentrato.
C’è poi la sede dell’ex ospedale psichiatrico di Nocera Inferiore, la parte restante, dopo che gran parte dei locali sono andati alla cittadella giudiziaria, al commissariato di polizia e al compagnia della guardia di finanza è praticamente vuota o poco ci manca.
COSA FARE?
Nell’ambito di questa riorganizzazione, la sede storica di Materdomini sembra proprio non un avere futuro sanitario come per qualsiasi altro utilizzo essendo necessari costosissimi lavori. La dislocazione nell’ex psichiatrico di un paio di sezioni scolastiche non ha senso: la diminuzione notevole delle classi alle scuole elementari e medie, porterà in breve tempo ad una contrazione delle classi anche alle Superiori. Più utile sarebbe il trasferimento di un intero istituto scolastico che possa garantire attrattività anche nei comuni viciniori, visto che Materdomini è lontano dalle stazioni ferroviarie.
A questo punto, l’ideale sarebbe portare a Nocera Superiore il Galizia di Nocera Inferiore, realizzando una struttura dedicata all’istituto scolastico nella zona di Pecorari, più strategica, anche perché è possibile realizzare a bassi costi una nuova stazione ferroviaria che consenta agli studenti di arrivare a scuola da vari comuni della provincia di Salerno (e di Napoli).
E allora l’edificio storico di Materdomini? Potrebbe essere votato ad ospitare una struttura alberghiera tradizionale, nella parte antica, creando un vero e proprio volano di sviluppo, contrastando la nuova moda che si sta diffondendo nelle due Nocera, l’apertura di B&B a favore dei vacanzieri con destinazione Pompei o Costiera amalfitana, e che rischia di diminuire fortemente il numero di appartamenti per la residenza delle famiglie. Una struttura turistica del genere garantirebbe lo sviluppo anche di nuove attività nel campo della ristorazione e dei servizi.
Ex Sant’Elisabetta a Nocera Inferiore
Attualmente ospita il distretto sanitario che potrebbe passare all’ex sede di via Ricco, praticamente vuota. La struttura di via Giordano a Nocera Inferiore potrebbe ospitare o una lungo degenza (sul tipo di quelle che ci sono a Roccapiemonte), ma di proprietà pubblica, oppure essere destinato alle scuole che oggi sono ospitate in fabbricati privati, con riduzione delle spese di gestione, in particolare per i fitti.
Nel nuovo atto aziendale dell’Asl, l’azienda spinge proprio verso un’offerta della lungo degenza in house e non esternalizzata sempre ai privati. Da qui l’idea di utilizzare un’ambiente nato come un ospedale, quello di via Giordano, a tale scopo.
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