Ormai la “B” incombe, si programmi da subito

Commentare la partita della Salernitana contro Bologna sotto il profilo tecnico non renderebbe giustizia né agli Emiliani né ai Granata. Tutto troppo facile per i rossoblù che liquidano con un netto 3 a 0 i campani. Ma la partita è falsata da un atteggiamento rinunciatario, rassegnato e consapevole di un ormai imminente ritorno in serie B, di conseguenza la caratura tecnica dell’avversario spicca oltremodo sulle ceneri di una Salernitana completamente disunita.

I GRANATA
Nessuno merita la sufficienza e nessuno fa nulla per meritarsela. Qualche spunto offensivo c’è stato che poteva portare i Campani al goal della bandiera ma con un centravanti come Simy che non ce ne voglia ma sa tirare solo con la punta, la porta del Bologna non corre particolari pericoli. Mancano otto partite, la matematica non condanna ancora i Granata ma è solo una lenta agonia. Nessuno ovviamente crede in un miracolo, tutti sono consapevoli dell’epilogo e tutti sperano finisca presto.

Ma è dal lato societario che si dovrebbe indire subito una conferenza stampa atta a spiegare quali siano i programmi futuri e soprattutto metterli in atto già da adesso in cui si ha il tempo a proprio favore. Bisogna capire sin da subito su chi puntare e chi no, senza giri di parole e senza temporeggiare per fare cassa.

IL “BAGNO DI SANGUE” ECONOMICO
Ormai il bagno di sangue economicamente parlando c’è stato quindi inutile rischiare di farlo protratte nel tempo aspettando compratori fantomatici per i pochi pezzi pregiati di proprietà. Si penso quindi sin da subito a sondare le disponibilità di quei calciatori che potranno fare al caso della prossima Salernitana per un pronto ritorno in serie A. Benevento, Spezia e come spesso succede alle neo retrocesse danno insegnamenti ben precisi. La B è un campionato strano, difficile e vincere non è mai scontato.

Chi ha tempo non aspetti tempo dunque. Bisogna onorare e rispettare una città intera che non ha nascosto la vergogna per un campionato mortificante e una tifoseria intera che anche ieri ha dato in massa il proprio supporto. Bisogna voltare pagina in fretta e farsi un bagno di umiltà affidandosi a gente di categoria, basta con gli esperimenti. Il calcio non è una scienza esatta, ci mancherebbe, ma è un mondo dove i migliori professionisti commettono grandi errori ma vince chi sbaglia meno e per sbagliare meno bisogna avere persone che sappiano fare il proprio lavoro.