Appalti, i sindaci di Corbara e Angri a processo. Pentangelo: «Sono un servitore dello stato»

Affronteranno il processo anche il tecnico comunale Cosimo Ferraioli, primo cittadino doriano e due imprenditori

«Sono un servitore dello Stato e ho fiducia nella magistratura e in uno stato di diritto sancito dalla nostra Costituzione». Queste le prime parole del sindaco di Corbara, Pietro Pentangelo finito a processo con un suo tecnico comunale, l’ingegnere Cosimo Ferraioli, che è anche lui primo cittadino, ma di Angri e in due appalti su tre sarebbe stato Rup (responsabile unico del procedimento).

I due assieme ad Riccardo Lombardo e Antonio Pentangelo, titolari delle ditte affidatarie dei lavori, sono accusati in concorso di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Gli appalti relativi alle manutenzioni ordinarie e straordinarie di edifici comunali e a scuole, risalgono al 2017 e il 2018 erano stati affidati, secondo la procura di Nocera Inferiore in maniera diretta, senza interpello di altre imprese. Affidamenti che furono prorogati.

Il sindaco Pentangelo sarebbe il cugina di secondo grado dell’omonimo imprenditore e commercialista depositario delle scritture contabili del primo imprenditore. Secondo la procura ci sarebbe stato un accordo collusivo, accusa respinta dagli imputati. Un processo che rischia concretamente di finire sotto la mannaia della prescrizione.
«Sono fiducioso che saranno chiariti tutti gli aspetti. Ho sempre agito, nel rispetto dei ruoli e secondo efficacia, efficienza e trasparenza. Ribadisco l’assoluta convinzione che il tempo e gli uomini faranno la luce più giusta su questa ignobile accusa che mi viene rivolta. Nel frattempo continuerò a lavorare, senza sosta, per il bene della mia comunità e dell’Agro».

Nella foto: da sinistra Pietro Pentangelo sindaco Corbara e Cosimo Ferraioli sindaco Angri

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