98 alloggi a Pecorari, “è il primo intervento di una nuova cementificazione?”

Carlo Mandara, si dice preoccupato per una possibile stagione di interventi edilizi

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Di seguito la lettera protocollata e indirizzata all’amministrazione comunale, visto l’approssimarsi di un nuovo consiglio comunale.

Gentili amministratori,
in seguito all’ultima notizia apparsa su gli organi di stampa relativa a nuove costruzioni che verranno realizzate in – zona Pecorari via della Libertà – mi sorge il dubbio ed il timore che questo fatto sia solo il primo di una serie che potrebbe potare ad una vera e propria cementificazione di Nocera Superiore.

Nella nostra città, per fortuna, resta ancora una parte di territorio che potrebbe essere destinata a verde pubblico oppure a servizi per la collettività (scuole pubbliche secondarie di secondo grado, attrezzature sportive, orti urbani ecc.).

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In un territorio con vocazione archeologico-turistico, in cui gli ultimi eventi ne rafforzano tale prospettiva, ci sembra un controsenso puntare sul comparto edilizio che, in passato, ha creato un’economia estemporanea e non duratura; il settore turistico, invece, ogni anno cresce nei numeri e se stimolato può, sull’esempio di città come Napoli o Pompei, diventare un punto di svolta per il futuro di giovani nocerini costretti a spostarsi per lavorare; tale emigrazione, inoltre contribuisce ad aumentare il numero di vani/appartamenti vuoti sul territorio. Questi ultimi potrebbero essere riadattati per la ricettività turistica.

Il mio/nostro timore è quello che con questa operazione edilizia, la prima di altre che, demandando ad accordi tra privati, si demanda l’interesse collettivo ad accordi privati, per una vivibilità fatta di piste ciclabili, verde attrezzato, scuole superiori, orti urbani e molto altro, patti che falsamente procurano il benessere comune.

Vogliamo ricordarvi che ad oggi Nocera Superiore è praticamente sprovvista di istituti di scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori); questa situazione porta i nostri giovani a frequentare di mattina i comuni vicini con trasporti non sempre all’altezza (vedi interruzione dei collegamenti ferroviari) ed inoltre a trasferirsi nel fine settimana, dove per gioco forza, frequentano i propri coetanei alimentando la movida degli stessi comuni vicinori. Provate ad immaginare un istituto superiore in zona Pecorari quanti benefici porterebbe all’economia di quella zona oppure del verde con una villa comunale che produrrebbe un ritorno per le attività commerciali in zona Pecorari.
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Mi chiedo:
in uno scenario demografico che vede sempre meno nascite, da dove emerge la necessità di nuovi appartamenti?
Dobbiamo ancora essere definiti il “dormitorio” di Cava de’ Tirreni e di Nocera Inferiore?
Noi tutti sogniamo una città turistica, vivibile con verde e piste ciclabili!

Mi chiedo:
Questa decisione è stata presa a Nocera Superiore o altrove?
La decisione è frutto di un interesse ristretto, di poche persone?

Perché non recuperare i centri storici quali Pecorari, Pareti-Pucciano, Uscioli, Taverne, Croce, Materdomini, Portaromana, anziché creare nuove costruzioni? Perché non incentivare il recupero di edifici privati fatiscenti, spesso diventati luoghi di degrado e addirittura di pericolo per la collettività? Attività ricettive quali B&B potrebbero sicuramente trovare spazio nei centri storici cittadini caratteristica principale dell’Italia amata in tutto il mondo certamente non per palazzi squadrati di dubbia estetica!!!

Vi invito a riflettere sulle conseguenze negative permanenti che saranno apportate alla città che non ha bisogno, ribadiamo, di ex-novo ma del recupero e valorizzare dell’esistente. Il futuro dei vostri figli dipende dalle prospettive che un buon amministratore riesce a creare.
Cordiali saluti, Carlo Mandara.

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