Nei guai oltre un ufficiale giudiziario anche avvocati e imprenditori
L’8 maggio comincerà un processo che avrà uno strepitus ben oltre la provincia di Salerno. A processo finiscono l’ufficiale giudiziario accusato di violenza sessuale per non sfrattare due donne e di altri reati, ma anche tre avvocati e per un quarto legale indagato si procederà separatamente (uno di San Marzano Sul Sarno, uno di Angri, uno di Torre Annunziata e uno di Castellammare di Stabia), sei imprenditori e quattro presunti beneficiari dei magheggi dell’addetto alle notifiche di importanti procedure giudiziari.
LE ACCUSE
Da 100 a 300 euro , generi alimentari e rapporti sessuali per l’ufficiale giudiziario arrestato nei giorni scorsi per fare o non fare il suo dovere. Mazzette da avvocati, imprenditori o persone sottoposte a varie procedure o anche solo per riferire informazioni riservate. E invece bastavano anche poche centinaia di euro oppure generi alimentari o la minaccia di procedere allo sfratto dall’abitazione se due donne, una di questa madre di una figlia disabile, per fare del suo lavoro un mercimonio, carta straccia, venir meno ai suoi doveri.
L’ufficiale giudiziario sarà processato per violenza sessuale, concussione, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e corruzione in atti giudiziari. A vario titolo sono imputati per corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e corruzione in atti giudiziari, tranne alcuni finiti a processo solo per aver beneficiato della rilevazione di segreti di ufficio. La quasi totalità dei reati sarebbero stati commessi ad Angri nel 2022, tranne uno a San Marzano Sul Sarno.
Ad inizio mese la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso per l’ufficiale giudiziario che si è presentato al carcere di Vallo della Lucania. L’indagine della procura di Nocera è stata condotta dai carabinieri della Sezione operativa del Reparto territoriale nocerino dell’Arma, al comando del tenente colonnello Gianfranco Albanese, e del Nucleo di Polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Salerno, retto dal colonnello Claudio Molinari.