Il giovane ancora in gravi condizioni ricoverato in ospedale al Moscati
Probabile movente della lite scoppiata il 17 marzo scorso ad Avellino potrebbe essere la gelosia per una ragazza che stava con uno dei tre giovani, due di Prata di Principato Ultra nell’Avellinese e il 19enne di San Marzano ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Moscati. La presenza della ragazza non sarebbe andata giù ad almeno uno dei cinque di Avelino e sarebbe iniziata la lite, forse dopo precedenti messaggi sui cellulari.
Alla fine a terra è rimasto solo il 19enne marzanese. Otto gli indagati per rissa, tra i 18 e i 20 anni, alcuni ancora studenti delle scuole superiori, tre dei quali del Nautico di Salerno: proprio i compagni di istituto dei tre studenti hanno dedicato un momento di preghiera nella chiesa di Santa Maria ad Martyres a Torrione, in occasione della celebrazione del precetto pasquale.
LE INDAGINI
Ad indagare sulla rissa avvenuta il 17 marzo scorso ad Avellino, in via Montuori, una traversa di via De Concilis, è la squadra mobile irpina. Intorno alle 22 c’erano tanti giovani in quella zona essendo anche una domenica sera, tra cui tre compagni di scuola del Nautico di Salerno e cinque ragazzi di Avellino. Si presume che ci siano stati anche dei messaggi scambiati telefonicamente tra alcuni ragazzi prima della lite.
Poi l’incontro nel centro di Avellino e la zuffa, con l’unica vittima il giovane marzanese. Sul posto la polizia non ha trovato armi o copri contundenti e non si esclude che nello spintonarsi sia partito anche un pugno che abbia fatto cadere a terra il 19enne marzanese. La corsa in ospedale, il peggioramento delle condizioni di salute già nella notte tra il 17 e il 18 marzo scorso e l’intervento neurochirurgico che non ha portato ancora a migliorare la situazione clinica del giovane marzanese.
«Al momento la preoccupazione maggiore di tutti è la condizione fisica del ragazzo ferito – ha affermato l’avvocato Stefania Macchia, difensore di uno degli indagati -. Siamo vicino a questo ragazzo, anche tutti gli indagati ed anche l’opinione pubblica di Avellino».
L’avvocato Nicola D’Archi ha presentato istanza di Riesame dopo il sequestro dei telefoni cellulari degli otto giovani e nei prossimi giorni sarà noto anche se ci sono immagini del servizio di videosorveglianza he ritraggono la rissa.
L’avvocato Quirino Iorio, che assiste un altro degli indagati, ha dichiarato: «Va ricostruita puntualmente la dinamica dei fatti, anche perché sembra che la lite sia sorta tra due persone ed altri poi sono intervenuti, alcuni solo per separare coloro che si stavano azzuffando». Il consulente della procura di Avellino consegnerà la relazione sui cellulari degli otto indagati sulle comunicazioni pre o post lite.
Raimondo Aufiero