Nocera, «Nessuna responsabilità per la morte di Elia Caroccia. Archiviate il caso»

Il percorso era segnalato come per escursionisti esperti. La procura di Isernia chiede l’archiviazione dell’inchiesta. Le voci girate nelle prime ore e lo sciacallaggio

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Sarebbe stata una fatalità la morte di Elia Caroccia, la 32enne di Nocera Inferiore, morta il 20 agosto scorso cadendo dal sentiero dei “Fringuelli” subito dopo il ponte tibetano di Roccamandolfi, in provincia di Isernia.

Non ci sarebbero responsabilità, per la procura molisana, nella tragedia che ha portato alla morte la giovane nocerina, che insieme ad alcuni amici aveva deciso di trascorre una domenica in montagna. La procura di Isernia ha indagato anche sulla posizione del sindaco di Roccamandolfi, finito sotto inchiesta per atto dovuto, essendo proprietario del sentiero incriminato, ma ha concluso chiedendo l’archiviazione dell’indagini: ad esprimersi dovrà essere il Gip.
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L’INCHIESTA

Quel sentiero era o non era segnalato come pericoloso o comunque per escursionisti esperti? Questo l’interrogativo a cui doveva rispondere principalmente l’indagine. E quell’avviso c’era. Sul cartellone posto all’inizio del percorso avvertiva che il sentiero era per escursionisti esperti: a percorrere quel sentiero dovevano essere persone che sapevano muoversi in montagna e avevano l’abbigliamento adeguato, a partire dalle scarpe, al contrario di quello che aveva Elia.

L’avvocato Stanislao Sessa, che assiste i familiari, è stato assistito anche dall’ingegnere forense Andrea Romano. Il noto legale ha dichiarato: «Abbiamo lavorato in sinergia con la Procura per l’accertamento della verità in una devastante vicenda che ha colpito l’intera comunità nocerina.

Dopo un’accurata indagine, però, la Procura non ha riscontrato responsabilità penali da parte di soggetti che a vario titolo avrebbero dovuto sovrintendere l’area oggetto della tragedia, sebbene viene dato atto che in generale la sicurezza dei luoghi doveva essere curata in maniera più adeguata. Valuteremo un’eventuale opposizione alla richiesta di archiviazione».
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LA DOPPIA TRAGEDIA

Il 20 agosto 2023, a partecipare all’escursione a Roccamandolfi furono Elia, il fidanzato e due loro amici. Terminato il ponte tibetano, invece che tornare indietro, proseguirono per il sentiero dei fringuelli. Poco dopo l’inizio del sentiero, i due giovani amici continuarono, mente Elia si fermò per scattare una foto con il fidanzato. I due poi ripartirono, in fila indiana, ma la 32enne nocerina cadde nel sottostante dirupo.

Subito dopo furono raccolte, a distanza e in modo sensazionalistico e sciatto, dichiarazione non di chi era presente sul sentiero, ma di qualche solito bramoso di visibilità che riferiva fatti saputo da altri che lo avevano saputo da altri. Una situazione che portò la procura di Isernia ad emettere un comunicato stampa proprio per fare chiarezza, già pochi giorni dopo l’incidente.

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