“Mamme in rete”, il progetto per dare un aiuto alle famiglie con bambini

Peccato per quei comuni che non possono offrirlo ai loro cittadini

Un progetto molto valido e che potrebbe essere replicato in più aree della provincia di Salerno. È mamme in rete, il sostegno concreto alle famiglie che non hanno trovato posto per i figli negli asili nido o che in generale hanno la necessità di far accudire i propri bambini fino a tre anni di età e nel contempo un’occasione di formazione e di lavoro per le madri che hanno appena finito la maternità. Con questo progetto sperimentale realizzato dalla Cooperativa Sociale Fili d’erba in convenzione con il Comune di Salerno, Capofila Ambito S5, per le famiglie di tutta Salerno e Pellezzano. L’iniziativa intende offrire un sostegno alle famiglie nella cura dei figli assicurando una figura affettiva di riferimento certa e stabile per il bambino.

CHI PUÒ PARTECIPARE?
Saranno selezionate tre mamme accoglienti, ognuna delle quali ospiterà a casa sua oltre il proprio bambino anche altri due, di età compresa tra 3 e 36 mesi. Il servizio dà la possibilità alle famiglie di trovare una soluzione alle esigenze familiari non essendo riuscite a rientrare nella disponibilità dei nidi comunali oppure hanno bisogno di una flessibilità di orario a causa di esigenze lavoro.

COSA PREVEDE?
Il servizio consente di far accudire i bimbi quattro ore la mattina o il pomeriggio, anche se si sta pensando di allargare anche di sera, per dare una risposta alle famiglie che non hanno la possibilità di appoggiarsi ai nonni. Il servizio può essere opzionato anche da chi già frequenta un asilo nido, ma i genitori hanno la necessità di un maggior numero di ore di assistenza per il loro pargoli.

QUANTO COSTA?
Per le famiglie che ne usufruiscono il servizio è gratuito. Le mamme accoglienti, invece, riceveranno un compenso per le ore che saranno impiegate.

COME DIVENTARE UNA MAMMA ACCOGLIENTE?
Fili d’erba accoglie candidature di donne che si vogliono proporre come mamme accoglienti per lo svolgimento del servizio educativo, chiamando al 331 1658756 o inviando una mail a info@coopfiliderba.it.
Le mamme accoglienti selezionate, in possesso di un diploma, seguiranno un corso di formazione gratuito con figure esperte, la coordinatrice, un educatore e una psicologa, in modo di acquisire quelle competenze aggiuntive da poter impiegare nel servizio e nell’organizzare quelle attività e i laboratori con cui far trascorrere il tempo ai più piccoli e per accrescere le loro capacità.

«Mamme in rete mira a creare una rete tra le mamme della città di Salerno richiamando la figura della tagesmutter e riportando ad una dimensione più familiare la cura e l’accudimento dei bambini per la conciliazione dei tempi di vita e del lavoro», ha affermato l’assistente sociale e mediatrice familiare Antonella Napoli, coordinatrice del progetto.

E il presidente di Fili d’Erba, Ciro Plaitano ha aggiunto: «Mamme in rete è un progetto pilota innovativo e sperimentale iniziato oltre 15 anni fa con il Comune di Salerno che ha coinvolto centinaia di mamme e bambini piccoli dando opportunità per una corretta crescita ed educazione. Da poco anche ad Olevano sul Tusciano è partito un’analoga iniziativa che vuole soddisfare i bisogni genitoriali nelle varie frazioni comunali agevolando conciliazione dei tempi alle madri lavoratrici».

Il RAMMARICO
Il progetto è in funzione a Salerno, ma anche in altri centri come Olevano sul Tusciano. Peccato che non lo sia anche nelle due Nocera, a Roccapiemonte e Castel San Giorgio, dove per l’ostinazione del comune di Nocera Superiore a non fare l’azienda speciale si continuano a perdere fondi che consentono di erogare anche servizi come questi. E così vengono penalizzate le famiglie che non hanno un aiuto (per giunta gratuito) e le mamme che potrebbero trovare un lavoro.

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