Angri, morte di Nunzio Raiola, c’è un indagato per omicidio colposo

Aperta un’inchiesta dalla procura di Napoli

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Saranno gli esiti dell’autopsia a chiarire le cause della morte di Nunzio Raiola, 69enne artigiano di Angri, deceduto l’11 marzo scorso dopo una caduta mentre scendeva le scale della stazione di servizio Sarni, sulla tangenziale di Napoli. L’imprenditore artigiano è deceduto dopo una rovinosa caduta dalle scale di un’area di servizio.

Immediato l’arrivo del 118 e il trasferimento all’ospedale Cardarelli. Purtroppo, 11 marzo è deceduto e sabato scorso è stata eseguita l’autopsia su ordine del pm Mario Canale che indaga per l’ipotesi di reato di omicidio colposo e ha iscritto nel registro degli indagati T. S., 68 anni, di Chieti, titolare della società, la Sarni Srl, con sede a Vasto che gestisce la stazione di servizio.
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Un atto anche dovuto, quello del Sostituto Procuratore, per consentire all’indagato di nominare consulenti di parte per gli accertamenti non ripetibili: il magistrato inquirente infatti, per accertare con previsione le cause della morte e confermare il suo nesso causale con la caduta, e per verificare se le cure prestate al paziente in ospedale siano state corrette, ha anche disposto l’autopsia sulla salma che è stata effettuata nella giornata di giovedì 21 marzo dal medico legale dott. Antonio Cavezza e dall’anatomopatologa dott.ssa Elvira La Mantia, i due consulenti tecnici d’ufficio incaricati ad hoc. L’esito della perizia autoptica sarà fondamentale per dare le prime risposte ai congiunti della vittima.
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LA TRAGEDIA
L’incidente si è verificato il 21 febbraio scorso, alle ore 11, nella stazione di servizio ubicata lungo l’Autostrada A1, diramazione Capodichino-Tangenziale di Napoli, al km 1+1600, nel territorio comunale partenopeo. Raiola, che era in compagnia di due dei suoi figli, stava scendendo la rampa di scale, purtroppo priva di corrimano, per andare al bagno quand’è caduto rovinosamente lungo i gradini battendo violentemente il capo. Sul posto sono accorsi in ambulanza i sanitari del 118, che hanno prestato le prime cure al sessantanovenne e l’hanno trasportato all’ospedale Cardarelli, e gli agenti della Polizia Stradale di Napoli Nord.

Inizialmente Raiola era cosciente, ma le sue condizioni si sono rapidamente aggravate, è presto entrato in coma e dopo venti giorni di agonia è spirato, gettando nella disperazione i suoi cari, che per fare piena luce sui tragici fatti e sulle eventuali responsabilità ed essere assistiti, attraverso il consulente personale per la Campania dott. Vincenzo Carotenuto, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, in collaborazione con l’avv. Raffaele Boninfante, del foro di Salerno.
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IL CORDOGLIO
Forte la commozione ad Angri per la scomparsa del 69enne imprenditore. Raiola era conosciuto e ben voluto da tutti, per oltre cinquant’anni maestro dei tornitori meccanici. Affollati i suoi funerali, celebrati sabato scorso. Anche il sindaco della città campana, Cosimo Ferraioli, gli ha dedicato un toccante ricordo esprimendo le sue condoglianze, anche a nome di tutta la cittadinanza, ai suoi familiari: ha lasciato in un immenso dolore la moglie e tre figli.

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