Sangue nell’auto e le immagini delle telecamere portano Palumbo in carcere

Il retroscena dell’omicidio di Castel San Giorgio e il giro di immigrati clandestini. Gli elementi investigativi hanno portato il 65enne rocchese dietro le sbarre

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È rimasto in carcere il 65ennne Gerardo Palumbo di Casali di Roccapiemonte per l’omicidio del 54enne Hadraoui Msadd, di origini marocchine ma residente a Castel Giorgio da un trentennio. Il gip di Salerno nell’affrontare la vicenda ricostruisce precisamente quanto avvenuto. In primis la conoscenza tra i due ed un presunto giro di permessi di soggiorno a favore di immigrati.
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Poi l’auto in uso a Palumbo trovata con tracce di sangue all’interno e intercettata dalle telecamere di videosorveglianza privata che ne avevano registrato il passaggio lungo la strada che porta a Santa Maria A castello in località Trivio, strada scarsamente frequentata, dove poi il 31 gennaio scorso è stato trovato il cadavere del 54enne marocchino.

In più, i carabinieri di Castel San Giorgio, della compagnia di Mercato San Severino e del Nucleo investigativo di Salerno hanno trovato anche delle armi a casa dell’uomo, regolarmente detenute, ma ad una delle quali mancherebbero alcuni proiettili.
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Il prosieguo delle indagine valuterà il complesso indiziario a carico del ragioniere rocchese e se sia stato lui a sparare il 29 gennaio scorso alla testa della vittima, nascondendone poi il cadavere in una piazzola lungo la strada dove era stato registrato il suo passaggio. L’indagato, come è sua facoltà, alla presenza del suo avvocato, si è avvalso per due volte della facoltà di non rispondere ai magistrati che lo interrogavano. Ora sulla vicenda continuerà ad indagare l’autorità giudiziaria di Nocera Inferiore, competente per territorio.

Nella foto il luogo del ritrovamento del cadavere e la vittima.

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