“La danza può contribuire al superamento degli stereotipi ed essere uno strumento di canalizzazione delle tensioni psicofisiche individuali e sociali”
Integrazione Interculturale – “Beyond Stereotypes” è l’evento promosso dall’ A.I.S.P. Onlus (Associazione Integrazione Salute Psicofisica) – per “superare gli stereotipi” e promuovere “l’integrazione” – che ha visto protagonisti la dott.ssa Patrizia Marone psicologa, psicoterapeuta, presidente A.I.S.P. e la guest star Giulio Dilemmi, ballerino di Tribal Fusion Bellydance tra i più apprezzati e riconosciuti al mondo.
L’ A.I.S.P. Onlus (Associazione Integrazione Salute Psicofisica) ha promosso un nuovo evento di Integrazione Interculturale “Beyond Stereotypes” che – la scorsa domenica 14 gennaio nei locali del “Nettuno” a Torre Annunziata (Na)- ha visto protagonisti il ballerino, attore e coreografo Giulio Dilemmi nell’interpretazione della Tribal Fusion Bellydance e la dottoressa Patrizia Marone (psicologa, psicoterapeuta, presidente Aisp Onlus) per promuovere “esperienze di integrazione Beyond Stereotypes che stimolano, nel rispetto reciproco, il sentimento di libertà e identificazione ampliando i confini interculturali e psicofisici, sia sociali che individuali”.
“È stata un’esperienza di piacevole integrazione – ha commentato la dottoressa Patrizia Marone – La danza interpretata da Giulio Dilemmi va oltre ogni confine e unisce culture superando stereotipi e pregiudizi”.
E ancora, Giulio Dilemmi: “sono contentissimo e onorato di aver partecipato a questo fantastico evento. Mi sono sentito particolarmente a mio agio, con persone fantastiche. È stato un vero peccato dover prendere il volo così presto; sarei rimasto a parlare e a ballare fino a notte fonda. Spero che eventi del genere possano ripetersi molto presto”.
L’evento di integrazione interculturale è stato recepito con attenzione e ammirazione dai diversi professionisti intervenuti, esponenti del contesto sanitario e socio-educativo, olistico e del benessere psico-fisico (medici, psicologi, posturologi, educatori, docenti di yoga e pilates, poeti e artisti) che, come spiega la dottoressa Marone, “hanno condiviso l’idea che la danza può contribuire al superamento degli stereotipi ed essere uno strumento di canalizzazione delle tensioni psicofisiche individuali e sociali. L’evento si è concluso con la fiducia di ripeterlo presto e la gioia di coinvolgere sempre più persone”.
F.L.